Due colpi di pistola esplosi a poca distanza: come è morto il capo ultrà Vittorio Boiocchi
Lo storico capo ultrà della Curva Nord Vittorio Boiocchi è morto perché raggiunto da due colpi ravvicinati: uno che lo ha colpito mortalmente al collo e uno al braccio.
È quanto ha confermato ieri mercoledì 2 novembre l'autopsia sul corpo di Boiocchi, ucciso in un agguato sotto casa sua, a Figino, prima di Inter-Samp a San Siro. Da allora si cercano i responsabili che hanno sparato colpi di pistola da uno scooter e si sono dati alla fuga.
Si cercano movente e assassini
Ancora sconosciuto il movente dell'agguato. Tra le ipotesi su cui si sta indagando: quella più battuta farebbe riferimento a un possibile regolamento di conti che potrebbe essere collegato alla pista del racket dei biglietti per le partite, dei parcheggi, dei venditori ambulanti e ancora dei paninari. Ma non si esclude anche il giro di affari illegali legato alla rivendita di biglietti per le partite a prezzi gonfiati.
Il business della compravendita illegale di biglietti è finito al centro di un'inchiesta della Procura di Milano: gli inquirenti hanno anche sottolineato come avvenivano i presunti ricatti alla società dell'Inter.
Sotto indagine con l'accusa di associazione per delinquere e di aver collaborato con i capi ultrà fornendo biglietti a prezzi agevolati o addirittura gratuitamente erano finiti anche quattro dirigenti dell'Inter. Nei loro confronti poi è stato tutto archiviato.
Lo sgombero della Curva Nord
Altro filone su cui si sta indagando riguarda lo sgombero della Curva Nord durante l'intervallo di Inter-Samp di sabato, appresa la notizia della morte di Boiocchi. Per alcuni ultrà è previsto il daspo.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha precisato che sta seguendo l'indagine con attenzione soprattutto per capire se le ipotesi di racket per i gestori siano vere e come vengono gestiti i parcheggi.
I neo senatori del Partito Democratico Carlo Cottarelli e Simona Malpezzi in un'interrogazione urgente al capo del Viminale chiedono: "Quali iniziative intende intraprendere il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per garantire che frange violente di tifoseria cessino di esercitare il controllo sugli stadi e sulle aree limitrofe e per assicurare lo svolgimento delle partite in condizioni di sicurezza?".