Due casi gravi di febbre del Nilo nel Pavese, in Lombardia 6 decessi dall’inizio dell’estate
Dopo l'incremento dei casi di febbre Dengue in Lombardia, anche il virus della West Nile fa segnare due nuovi contagi in regione. Nel Pavese due anziani con più di 75 anni hanno contratto l'infezione e presentano gravi sintomi neurologici. In tutta la regione da maggio a oggi sono decedute sei persone a causa delle complicazioni in seguito al contagio.
Due contagi con sintomi gravi in provincia di Pavia
Per i due pazienti, nonostante la severità delle loro condizioni di salute, i medici non hanno riscontrato la necessità di procedere con un ricovero al Policlinico San Matteo di Pavia, centro di riferimento per la cura del virus in Lombardia.
Il professor Fausto Baldanti, direttore del reparto di Microbiologia e Virologia del San Matteo, ha spiegato in un'intervista a Fanpage.it che il virus della West Nile "viene trasmesso dalla zanzara Culex, molto diffusa da noi, infatti è ormai endemico in Pianura Padana. Tutte le estati abbiamo numerosi casi e alcuni di questi purtroppo anche molto severi. Il West Nile si trasmette casualmente all'uomo e ha gli uccelli come serbatoi perché anche questi sono soggetti alle punture delle zanzare".
La diffusione della West Nile in Lombardia
Secondo l'ultimo bollettino pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità, aggiornato al 14 settembre, in Italia sono 237 i casi confermati di infezione da West Nile dall'inizio di maggio 2023. Di questi, 138 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. In Lombardia sono 41 i pazienti con i sintomi più gravi. Tutte le segnalazioni si riferiscono a contagi autoctoni, quindi relativi a persone punte in Italia da zanzare infette.
Inoltre, in Lombardia sono stati identificati 29 casi di positività tra i donatori di sangue e 11 pazienti con febbre. Nel periodo estivo, preso in considerazione dal monitoraggio, sono stati segnalati 6 decessi con casi confermati di West Nile.