Due carabiniere salvano i bimbi dell’asilo dall’alluvione nel Milanese: “Erano indifesi, si sono affidati a noi”
Ha fatto il giro d'Italia la foto del salvataggio di alcuni piccoli dell'asilo a Bellinzago Lombardo, comune attraversato dalla Martesana che nella giornata di ieri è finito letteralmente sott'acqua dopo le fortissime piogge che si sono scatenate sull'area di Milano. A portare fuori i bambini dalla scuola ormai allagata sono stati i Carabinieri della stazione di Gorgonzola, intervenuti immediatamente all'interno di un'aula dove già galleggiavano quaderni, tavolini e sedie.
"Non riuscivano a uscire, il piano terra era completamente sommerso. Ma i piccoli erano tranquilli. Le maestre hanno fatto credere che fosse tutto un gioco, e loro si sono affidati completamente a noi", ha raccontato a Fanpage.it la protagonista della fotografia ormai celebre, la giovanissima carabiniera Giada Milito. Non solo l'immagine di un salvataggio, ma di un abbraccio quasi familiare. "Erano indifesi, e si sono affidati completamente a noi. Così, piano piano, siamo riusciti a portare via tutti i bambini, e affidarli alle braccia dei loro genitori".
Intorno, però, c'è tanta paura. "Tantissime persone avevano l'acqua in casa, c'erano molti animali da salvare e persone fragili da proteggere", prosegue il racconto della militare 21enne. "In queste situazioni c'è davvero tanto da fare, non si può agire in autonomia: viene fuori il lavoro di squadra anche con i colleghi dell'Arma, la protezione civile, i vigili del fuoco. Non si è mai eroi da soli".
L'intervento dei carabinieri in zona prosegue anche oggi, date le piogge previste nel pomeriggio. "Non è mai successa una cosa del genere. Capita di fronteggiare le conseguenze di un'alluvione, ma mai di questo livello", è la testimonianza di Micaela Eliseo, che con la collega Giada Milito ha portato fuori i bambini dall'asilo allagato di Bellinzago. "Le famiglie ora sono senza casa, si sono viste portare via i propri effetti personali dall'acqua. È brutto vedere le lacrime e la tristezza nei loro volti, lo sconforto di aver perso qualcosa di caro come una casa dove si è abitato per una vita intera. Non sarà facile ricostruire, adesso".