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Due bar di Milano tra i migliori del mondo: quali sono secondo la classifica di The World’s Best Bars

Ci sono anche il Moebius Milano (via Cappellini, zona Centrale) e il cocktail bar in stile proibizionista 1930 (indirizzo segreto) nella top 50 della classifica internazionale The World’s Best Bars. Gli altri locali italiani premiati tra Roma e Firenze.
A cura di Francesca Del Boca
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Ci sono anche due bar milanesi nella classifica dei migliori bar del mondo. A sancirlo sono gli esperti del The World's Best Bars 2025, che nell'elenco internazionale della top 50 hanno inserito per la prima volta anche un paio di indirizzi meneghini: si tratta del locale in pieno stile industrial Moebius Milano (via Alfredo Cappellini, zona Centrale-Porta Venezia), che guadagna la 38esima posizione, e il cocktail bar 1930, indirizzo segreto nel centro di Milano che rievoca le antiche atmosfere del proibizionismo americano di primo Novecento, al 50esimo posto.

E non sono certo gli unici locali italiani all'interno di una scaletta che vede sul podio Città del Messico (Handshake Speakeasy), Hong Kong (Bar Leone), Barcellona (Sips) e che segna il trionfo di realtà come New York (Double Chicken Please, Overstory, Martiny's, Superbueno). A fare compagnia ai bar del capoluogo lombardo ci sono infatti il bar in stile giapponese Drink Kong di Roma (che con il 33esimo posto si aggiudica quindi il titolo di miglior cocktail bar nazionale secondo The World's Best Bars) e il Locale Firenze di Firenze al 36esimo, che sorge nel cuore di un palazzo storico del Rinascimento fiorentino.

"L'industrial-chic Moebius fonde cucina, cocktail e cultura in un ex magazzino tessile riqualificato. Perfetto per uno spuntino milanese alla moda con tapas in stile bistrot italiano, o una cena raffinata al piccolo tavolo galleggiante del ristorante", si legge sul sito. "Gli audiofili acquistano vinili o si fermano per i concerti dal vivo di bossa nova, jazz o dj set. Il capo barista Giovanni Allario guida il team nella ricerca di creazioni che uniscono anche cucina, cultura e cocktail, come il suo Pesto Martini, ispirato a una ricetta di famiglia. Tutto questo avviene all'ombra di un ulivo spagnolo di 700 anni, alto 8 metri, che conferisce a questo moderno locale un tocco di atemporalità".

"1930 è uno dei secret bar meglio custoditi di Milano, con accesso solo su invito. I pochi fortunati che riescono ad entrare attraverso la modesta vetrina del negozio tornano indietro in un altro tempo e in un altro mondo", sono invece le parole dedicate al cocktail bar 1930, speakeasy della famiglia del Mag Cafè sui Navigli. "Regna negli interni lo stile proibizionista, con lampade da scrivania che proiettano una luce calda sui muri di mattoni e sulla carta da parati di tendenza. L'arredamento anni Trenta è prevalente con tocchi di stile come un grammofono d'epoca e un registratore di cassa manuale. Ma il personale elegantemente vestito prepara cocktail che vanno oltre i drink pre-proibizionismo rielaborati, visto che il comproprietario e barista Benjamin Cavagna e il suo team sviluppano menu concettuali che approfondiscono le idee. Nonostante la sua natura riservata, inoltre, il 1930 è comunque pieno ogni sera di gente del posto, appassionati in visita e gente del settore".

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