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Due quattordicenni spingono sotto un treno un coetaneo per una ragazza: oggi chiedono la messa alla prova

Il 14enne era stato aggredito da due coetanei e spinto sui binari durante il passaggio di un treno alla stazione di Seregno (Monza e Brianza) il 25 gennaio 2023: si è salvato rimanendo incastrato tra la banchina e le ruote del convoglio.
A cura di Francesca Del Boca
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Hanno chiesto la messa alla prova per estinguere con l'affidamento a lavori di pubblica utilità i reati di tentato omicidio e tentata rapina i due quattordicenni che il 25 gennaio del 2023 hanno aggredito un coetaneo alla stazione di Seregno (Monza e Brianza) spingendolo sui binari durante il passaggio di un treno: il giovane, pur sbattendo violentemente la testa, si è salvato rimanendo incastrato tra la banchina e le ruote del convoglio.

Il 14enne della vicina Lentate sul Seveso, secondo quanto emerso dalle indagini, era stato "punito" per essersi scambiato dei messaggi con una ragazza che da poco aveva lasciato uno dei due responsabili. Un gesto di sfregio, e non una rapina come inizialmente si pensava. "Erano due giorni che uno di Seregno mandava messaggi di minacce perché una ragazzina l'aveva lasciato, ed era amica da pochi giorni di mio figlio", aveva raccontato la madre della vittima al tempo. "Alle 15:30 non era arrivato a casa. Al cellulare non rispondeva, ero disperata. Poi i carabinieri hanno bussato alla porta: Signora suo figlio è stato spinto sui binari del treno, deve venire con noi'. Sono svenuta", il suo ricordo di quei terribili momenti.

"Ma vi rendete conto?", aveva commentato ancora la donna. "Mio figlio a soli 14 anni ha rischiato di morire per una ragazzina, per colpa di un coetaneo geloso ha riportato un trauma cranico e più di due mesi di prognosi. Gli hanno messo più di dieci punti dietro la testa e il treno gli ha trascinato la gamba per metri e metri, non riesce ancora a camminare. Spero che le forze dell'ordine mettano questi due ragazzi in carcere. Nessuna mamma deve mai passare quello che ho provato io".

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