Drogò e derubò uomini, la Mantide della Brianza si difende: “Assumevano tranquillanti per loro ansie”
Nella giornata di oggi, venerdì 23 giugno, si è svolta una nuova udienza nel processo che vede imputata Tiziana Morandi: la donna di 47 anni, originaria di Roncello (Monza e Brianza), è accusata di aver narcotizzato e derubato una decina di uomini tra i 27 e gli 84 anni. In questa ultima giornata, la 47enne – soprannominata la Mantide della Brianza – è stata interrogata dal pubblico ministero Carlo Cinque.
La Mantide della Brianza sostiene che prendessero tranquillanti per ansie personali
La donna ha raccontato di lavorare come massaggiatrice e di arrotondare con la vendita di oggetti artigianali, realizzati da lei stessa, in cerca. Sostiene di non averli mai derubati e di non sapere perché affermino di aver accusato malori dopo averla conosciuta. Anzi. Spiega che alcuni clienti le avrebbero confessato di assumere tranquillanti per ansie personali. E per gli altri che non rientrano in questa categoria, precisa di non sapere come mai gli siano state trovate tracce di farmaci nel sangue.
Alcuni avrebbero provato ad avere rapporti sessuali con lei
"Io facevo due o tre massaggi al giorno quindi non è vero che tutti stavano male", ha sostenuto. Alla richiesta del pubblico ministero sul perché non abbia mai chiamato i soccorsi per le persone che stavano male, ha affermato: "Li aiutavo a riprendersi oppure li ospitavo finché non stavano meglio o li accompagnavo e, se me ne andavo, era per lasciarli in custodia a parenti o conoscenti".
Ha inoltre sostenuto che alcuni clienti avrebbero provato ad avere con lei rapporti sessuali, ai quali si sarebbe opposta: "Mi facevano arrabbiare e li cacciavo di casa, non avevo paura perché ho i miei cani a proteggermi". La prossima udienza si svolgerà il 6 luglio.