Dorel Grec, chi è il killer dell’omicidio di Porta Romana: il delitto commesso in 9 minuti
Ha commesso il delitto in poco più di 9 minuti. Questo il tempo che è passato da quando il presunto killer Dorel Grec è entrato nel palazzo di Pierantonio Secondi ed è uscito. Un omicidio che per il pubblico ministero è stato premeditato e studiato nei piccoli particolari. Perché Grec aveva organizzato tutto: da quanto ricostruito dai carabinieri di Porta Monforte, che hanno trovato l'omicida in meno di 24 ore, tra la vittima e l'aggressore era nata una relazione durata un anno, fino a quando nel luglio scorso l'82enne non lo aveva denunciato per stalking, rapina e atti persecutori. Il 35enne però non si rassegnava alla fine della loro relazione e così aveva deciso di commettere l'omicidio.
La dinamica dell'omicidio
Le telecamere della zona hanno ripreso il 35enne entrare nel palazzo della vittima alle 20.35. Con sé aveva un trolley nero molto pesante: all'interno aveva nascosto le armi del delitto, ovvero un'ascia da boscaiolo, una tanica di benzina, coltelli e una motosega. Con quest'ultima ha spaccato la porta d'ingresso ed è entrato nell'appartamento: una volta all'interno la vittima ha provato a difendersi con lo spray urticante ma il killer gli ha mozzato la mano. Poi la doppia pugnalata al collo. Solo una volta che si è accertato che fosse morto, ha lasciato tutto ed è uscito dall'appartamento. E si è allontanato.
Le violenze dalla scorsa estate
Allertati i carabinieri, è iniziata la caccia all'uomo: i militari lo hanno trovato nei pressi della farmacia Petrini di Melegnano dove il 35enne, originario della Romania, lavorava come magazziniere. L'uomo si è scoperto essere sposato ma separato in casa e padre di due figli. A incastrate l'omicida ci sono le testimonianze dei vicini di casa della vittima e le telecamere della zona. Ma non solo: gli inquirenti si sono concentrati anche le email che l'uomo aveva mandato all'82enne dove spiega il movente dell'omicidio e minaccia anche la sorella e il nuovo compagno. Messaggi che molto probabilmente la vittima non ha mai letto. L'omicidio è stato il culmine di più violenze subite dalla vittima: già lo scorso agosto era stata aggredita da Grec alla fermata della metropolitana di Porta Romana. Qui Secondi era stato colpito con calci e derubato del borsellino. Poi ad agosto altri due episodi che avevano convinto i pm ad emettere un divieto di avvicinamento. Una volta in manette il killer ha deciso di non rispondere alle domande del giudice: si trova ora in carcere a San Vittore.