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Covid 19

Dopo vaccino Covid oltre il 98 per cento dei sanitari dell’ospedale Niguarda ha gli anticorpi

Il 98,4 per cento dei sanitari dell’ospedale Niguarda di Milano ha sviluppato gli anticorpi: a rivelarlo è uno studio condotto dalla stessa struttura in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano. La ricerca ha preso in esame oltre duemila vaccinati: “I risultati sono estremamente positivi e incoraggianti”, ha spiegato in un comunicato stampa Francesco Scaglione, Direttore del laboratorio di Analisi chimiche e Microbiologia di Niguarda.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il 98,4 per cento del personale sanitario dell'Ospedale Niguarda di Milano ha sviluppato gli anticorpi al Covid-19 dopo aver ricevuto le dosi del vaccino Pfizer. A rivelarlo è la stessa struttura grazie a uno studio realizzato con l'Università degli Studi di Milano: "Il monitoraggio sierologico – si legge in una nota stampa – ha preso in esame 2.947 vaccinati. Con un prelievo di sangue, dopo 14 giorni dalla seconda somministrazione, è stato così possibile verificare se il farmaco abbia evocato una immunizzazione protettiva". La ricerca non è però ancora conclusa: tutti gli operatori sanitari che hanno partecipato saranno sottoposti – tra tre, sei e 12 mesi dalla seconda dose – a ulteriori esami per cercare di capire per quanto tempo dureranno gli anticorpi.

Su oltre duemila vaccinati solo quattro persone "no responder"

Nello studio Renaissance, avvenuta grazie a un test di laboratorio di ultima generazione, sono stati ricercati "gli anticorpi IgG diretti contro il recettore Rbd della proteina Spike" e cioè quegli anticorpi che difendono le nostre cellule dal virus. Dalla ricerca sembrerebbe essere emerso che, in molti casi, sia stato superato il limite misurabile di anticorpi presenti. Gli ulteriori test, necessari a capire la durata della risposta anticorporale, serviranno anche per comprendere quale sia la soglia minima necessaria per considerare efficace la protezione contro il Covid: "I risultati sono estremamente positivi e incoraggianti – ha spiegato nel comunicato stampa Francesco Scaglione, Direttore del laboratorio di Analisi chimiche e Microbiologia di Niguarda -. Su 2.497 vaccinati sono stati individuati solo quattro soggetti no responder". Questi, precisa il dottor Scaglione, sono persone immunodepresse che hanno subito trapianti o hanno patologie che prevedono di utilizzare farmaci che inibiscono il sistema immunitario.

Calano i contagi tra personale sanitario e ospiti Rsa

L'efficacia dei vaccini è stata inoltre dimostrata anche da un ulteriore report di Regione Lombardia. All'interno dell'analisi viene mostrato come, rispetto ad alcuni mesi fa, gli operatori sanitari e gli ospiti delle Rsa si ammalino di meno. Nel documento, pubblicato lunedì 8 marzo, viene mostrato come già a metà gennaio – una ventina di giorni dopo l'avvio della campagna iniziata il 27 dicembre 2020 – tra il personale sanitario e gli anziani delle Rsa vi sia stato un importante calo di contagi e decessi. Al momento non è possibile però avere dei dati sull'andamento delle vaccinazioni tra gli over 80: la campagna è infatti iniziata da così poco che è difficile poter comprenderne gli effetti.

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