Dopo l’evasione di giovani detenuti, in carcere scoppia un incendio: quattro agenti in ospedale
Si cercano ancora cinque dei sette ragazzi evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano. Tre di loro sono stati presi poche ore dopo, ma gli altri sono ancora in fuga. Intanto alcuni detenuti del carcere hanno appiccato le fiamme nelle loro celle dopo aver saputo dell'evasione dei compagni.
Quattro agenti sono rimasti intossicati
A causa dell'incendio quattro agenti della Polizia penitenziaria sono stati trasportati in ospedale perché rimasti intossicati dal fumo: si trattano di uomini di 25, 26, 27 e 34 anni. Si trovano all'ospedale San Carlo di Milano: nessuno è in gravi condizioni. Per spegnere l'incendio però sono state necessarie alcune ore, il fumo è stato spento solo in tarda serata di ieri 25 dicembre. Oggi è ancora caccia ai quattro ragazzi evasi.
Come sono riusciti a evadere i sette ragazzi
Proseguono le indagini della polizia penitenziaria. Dalle prime informazioni sembrerebbe che i ragazzi abbiano approfittato di alcuni lavori di ristrutturazione della struttura in cui sono detenuti: il gruppo di giovani, secondo quanto riferito dal segretario generale del sindacato UILPA Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio, ha prima aperto un varco nella recinzione e poi ha scavalcato il muro che circonda il carcere.
Al Beccaria in arrivo un rappresentante del governo
Oggi 26 dicembre è anche il tempo per gli alti vertici di capire come sia stato possibile tutto questo: a Milano infatti sono in arrivo rappresentanti del Dipartimento della giustizia minorile del ministero. Nel dettaglio, al Beccaria è atteso il direttore generale del Dipartimento, Giuseppe Cacciapuoti. Qui in giornata si terrà un incontro con la direzione della casa circondariale: è necessario capire come sia stata possibile la fuga.