Dopo l’attentato a Mosca, allerta sicurezza anche a Milano: più controlli in metropolitana e chiese
L'attentato terroristico alla Crocus City Hall di Mosca, rivendicato dall'Isis-Khorasan e che ha provocato la morte di oltre 130 persone, ha riportato la massima attenzione sul tema sicurezza anche in Italia. Ieri mattina, al Viminale, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha presieduto una riunione del Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica in cui sono state aggiornate le misure di prevenzione in previsione delle festività pasquali. Tra i 250 luoghi più protetti in Italia, molti riguardano proprio Milano: obiettivi istituzionali, militari, economici, religiosi e turistici che saranno sottoposti a maggior controllo nei prossimi giorni.
Gli obiettivi sensibili a Milano: metropolitana, aeroporti e luoghi culturali
Il sistema di sicurezza nazionale è già "al massimo livello di mobilitazione" dal 7 ottobre 2023, quando Hamas ha attaccato Israele. Tuttavia, quanto accaduto a Mosca il 22 marzo scorso ha costretto le istituzioni italiane ad aggiornare le misure di prevenzione soprattutto a causa delle imminenti festività pasquali. Per questo motivo a Milano, ma anche in altre città del paese, ci sarà una maggiore intensità di controlli. Questi riguarderanno obiettivi indicati come "sensibili", per la loro rilevanza o per la concentrazione di persone.
Si tratta, dunque, di obiettivi istituzionali, diplomatico consolari, militari, economici e commerciali, scolastici, turistici, culturali e ricreativi. Particolari attenzioni saranno rivolte ai mezzi di trasporto: "Scali aeroportuali, ferroviari e le reti del trasporto pubblico, specialmente nelle giornate in cui si prevedono maggiori flussi di persone", fanno sapere dal Viminale, quindi le stazioni della metropolitana di Milano, soprattutto Centrale, Cadorna e Garibaldi, e lo scalo di Linate.
I controlli nei luoghi di culto e la minaccia dei "lupi solitari"
Considerando, appunto, l'approssimarsi delle festività pasquali, sono stati disposti ulteriori controlli nei luoghi di culto "della cristianità e delle altre confessioni religiose, soprattutto in occasione delle cerimonie", ma anche nei centri commerciali e in altri luoghi di svago.
Come ha dichiarato Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, la minaccia nel nostro Paese non è rappresentata tanto dai "gruppi organizzati" perché, afferma, "in Italia verrebbero intercettati". Il timore, infatti, è la possibile autoattivazione dei cosiddetti "lupi solitari", spesso reclutati online.