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Dopo i tigli, il Comune di Milano sfratta anche i Combattenti e Reduci da piazza Baiamonti

Il Comune di Milano ha notificato al circolo Combattenti e reduci il termine della concessione per la sua sede con più di due anni di anticipo. Secondo Carlo Monguzzi, consigliere per Europa Verde, è perché si sono battuti per salvare il glicine e i tigli di piazza Baiamonti.
A cura di Enrico Spaccini
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Il circolo Combattenti e reduci di piazza Baiamonti a Milano (foto da Facebook)
Il circolo Combattenti e reduci di piazza Baiamonti a Milano (foto da Facebook)

Dopo oltre cento anni di storia, il circolo Combattenti e reduci di Porta Volta non avrà più la sua sede storica. Alcuni giorni fa, infatti, il Comune di Milano ha inviato tramite posta elettronica certificata (pec) la "comunicazione di disdetta del contratto di concessione relativo all'unità immobiliare di proprietà comunale". La concessione scadrà come da accordi, ma a far storcere il naso è la tempistica con la quale è arrivata.

La comunicazione arrivata più di due anni prima del termine

Il casello daziario di Porta Volta finora gestito dal circolo è uno di quei posti che vengono concessi tramite bando di gara. Per le comunicazioni di fine rapporto, di solito, si attende la notifica intorno agli ultimi 12 mesi che precedono il termine. Tuttavia, come ribadito anche nella pec del Comune, il contratto che lega il circolo Combattenti e reduci al casello daziario scade solo il 25 novembre 2025.

"Ci tengono a farci capire che al termine dell'accordo ci manderanno via", ha concluso uno dei responsabili a Il Giorno, "il nostro secolo di vita in questo casello daziario non viene considerato".

Il ruolo nelle proteste per piazza Baiamonti

Secondo Carlo Monguzzi, consigliere comunale nel gruppo Europa Verde, un ruolo fondamentale in questa vicenda lo ha giocato la presa di posizione del circolo nei confronti delle sorti di piazza Baiamonti. In quell'area, adiacente appunto al casello daziario di Porta Volta, sono iniziati i lavori per la costruzione del Museo nazionale della Resistenza.

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Cantiere che solo un paio di settimane fa ha portato all'abbattimento di due dei quattro tigli che caratterizzavano l'area verde. Negli ultimi mesi comitati cittadini e anche vip, come Giovanni Storti, si sono battuti per salvare quegli alberi e il grande glicine, che poi è stato notevolmente potato, e in prima fila con loro c'era proprio il circolo Combattenti e reduci.

"Il Comune sfratta coloro che hanno salvato il glicine", afferma Monguzzi, "invece che essere premiato e ringraziato, il circolo viene sfrattato". Tra l'altro, il circolo Combattenti e reduci di Porta Volta è stato inserito nella lista dei candidati all'Ambrogino d'Oro, la massima onorificenza concessa dalla città di Milano.

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