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Donna uccisa in casa nel Pavese: arrestato l’uomo di 30 anni che viveva con lei

L’uomo di 30 anni trovato ferito nella casa di Scaldasole (Pavia) accanto al cadavere di Anila Ruci sarebbe il responsabile del suo omicidio: il giovane, dopo l’interrogatorio avvenuto nella notte in ospedale, è stato immediatamente arrestato.
A cura di Francesca Del Boca
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Prima era il fratello, poi un parente, poi un convivente. Adesso per le forze dell'ordine Osman Bilyhu, l'uomo di 30 anni trovato ferito nella casa di Scaldasole (Pavia) accanto al cadavere di Anila Ruci sarebbe il responsabile del suo omicidio: il giovane, dopo l'interrogatorio avvenuto nella notte in ospedale, è stato immediatamente arrestato.

Procedono intanto le indagini per fare luce sull'accaduto. Dai primi accertamenti, pare che Anila Ruci, 38 anni, badante di origini albanesi che lavorava in Lomellina, sia stata uccisa con una coltellata alla gola. Ancora tutto da stabilire, invece, il movente.

La donna trovata morta in casa nel Pavese

Anila Ruci, la 37enne albanese trovata uccisa il 19 aprile a coltellate, abitava a Scaldasole da poco meno di un anno, nell’appartamento di via Piave dove è stata accoltellata. Lavorava come colf, e si occupava del fratello disabile.

Accanto al suo corpo senza vita, il convivente e connazionale Osman Bilyhu. Che, secondo alcune testimonianze, sarebbe prima andato a cercare aiuto nel vicino bar del paese. "Ho visto arrivare l'uomo, che però non parlando italiano cercava dei connazionali, sembrava che volesse chiedere aiuto ma non ho capito cosa stesse succedendo", le parole di una testimone.

L'interrogatorio in ospedale

Il 30enne adesso si trova ricoverato al Policlinico di Milano, piantonato stabilmente dalle forze dell'ordine. Il mandato di arresto dopo l'interrogatorio, avvenuto la scorsa notte in ospedale.

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