Donna uccisa in casa a Milano, dopo 7 mesi fermato il presunto omicida: è un ragazzo di 25 anni
C'è un fermato per la morte della donna di 45 anni trovata morta lo scorso 29 aprile nella sua casa al civico 38 di via Lorenteggio di Milano. Alle prime ore della mattina di mercoledì 18 novembre gli agenti della squadra mobile hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di un ragazzo di 25 anni, che ora dovrà difendersi davanti ai magistrati dall'accusa di omicidio.
A confermare l'omicidio è stata l'autopsia
Le indagini della Procura erano scattate immediatamente dopo il ritrovamento del corpo della donna senza vita da parte di un amico che, allarmato perché non riusciva a mettersi in contatto con la 45enne, era andato a casa sua. I soccorsi, arrivati sul posto, non avevano potuto far altro che accertarne il decesso. Gli agenti della Mobili avevano seguito in un primo momento la pista della morte naturale dal momento che non erano state ritrovate tracce di violenza sul corpo della donna, che per sanare i suoi debiti finanziari lavorava come prostituta nel suo appartamento. A far pensare a una morte naturale erano stati dei farmaci rinvenuti nell'appartamento. È stata l'autopsia di qualche giorno dopo ad accertare che la vittima era morta per la "rottura bilaterale dei cornetti tiroidei dovuta ad asfissia meccanica da compressione determinata da un'azione violenta di altra persona". E quindi che bisognava indagare per omicidio.
Il presunto omicida aveva preso un appuntamento con la vittima
Il lavoro degli inquirenti poi si è concentrato sull'uomo, un cittadino egiziano residente a San Giuliano Milanese in modo irregolare: gli investigatori sono riusciti a ricostruire le ore prima della morte della donna e a scoprire l'incontro con il 25enne, tradito da un messaggio su Whatsapp con cui aveva preso appuntamento con la donna. Secondo una ricostruzione dell'accaduto, il presunto omicida era stato nell'appartamento della donna solo per pochi minuti, il tempo sufficiente per ucciderla. Resta ancora da capire il motivo della violenza: sarà ora il processo a sciogliere tutti i nodi.