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Donna travolta da un treno a Lodi, la procura ascolterà due nuovi testimoni

Spuntano due nuovi testimoni in attesa di essere ascoltati dalla procura di Lodi per la tragica morte di Elisa Conzadori, la donna di 34 anni travolta e uccisa da un treno regionale presumibilmente a causa di un malfunzionamento della sbarra che limita il passaggio a livello a Maleo, nel Lodigiano.
A cura di Filippo M. Capra
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Spuntano due nuovi possibili testimoni del travolgimento di Elisa Conzadori, la donna di 34 anni morta a Maleo, nel Lodigiano, dopo che un treno di Trenord ha colpito in pieno la sua auto a causa di un presunto malfunzionamento delle sbarre del passaggio a livello.

Spuntano altri due testimoni

Secondo quanto filtrato, la procura di Lodi che sta indagando sull'accaduto e ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, vuole ascoltare altre due persone dopo i primi testimoni. Una di loro sarebbe stata presente al momento dello schianto mentre l'altra potrebbe testimoniare sul malfunzionamento delle sbarre automatiche in un episodio diverso, risalente a qualche mese fa. Per ora, i testimoni ascoltati e ritenuti attendibili hanno rilasciato dichiarazioni che non lascerebbero spazio ad equivoci: le sbarre si sono abbassate segnalando il passaggio del convoglio salvo rialzarsi dopo poco tempo, senza che il treno fosse realmente transitato.

Il compagno della vittima: Vogliamo verità

Intanto, è grande il dolore che attanaglia i parenti e i conoscenti della vittima. Tra loro, c'è anche Marco Dragoni, compagno di Elisa Conzadori da oltre un decennio. "Io non ci credo ancora, per me non è vero. Non può essere vero", ha dichiarato sconvolto a La Provincia di Cremona mentre si trovava con i famigliari di Elisa e suo fratello. Dragoni, che non riesce a darsi pace per l'accaduto, ora chiede una cosa sola: verità. "Sì, vogliamo verità – ha spiegato l'uomo -. Rfi si è subito affrettata a dichiarare che non sono stati rilevati guasti, ma la sbarra è integra. E questo non è una supposizione: è una certezza. E poi ci sono le parole dei testimoni, che tra l’altro sto cercando di contattare personalmente". Poi, un commento sul comportamento della compagna: "Elisa non si sarebbe mai azzardata ad attraversare mentre le sbarre si stavano abbassando: chiedo alle autorità di fare chiarezza, perché pare di tutta evidenza che qualcosa non abbia funzionato".

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