Donna transessuale picchiata dai vigili a Milano, arriva la prima condanna: 10 mesi per lesioni aggravate
Il Giudice per l'udienza preliminare di Milano ha condannato il primo degli agenti della Polizia locale accusati di aver picchiato, con calci e manganellate, una donna transessuale nel maggio dello scorso anno. Per il momento è stato condannato soltanto un vigile urbano perché è l'unico degli indagati ad aver scelto il rito abbreviato, gli altri due invece andranno a dibattimento e dovranno quindi provare a difendersi in dibattimento. Mentre gli altri due agenti, indagati per falso ideologico perché sospettati di aver coperto le malefatte dei loro colleghi, sono stati prosciolti.
Condannato il primo agente che picchiò la donna trans
Ha avuto il massimo della pena prevista, considerando anche la scelta del rito abbreviato, per il reato di lesioni personali aggravate il primo degli agenti della Polizia Locale di Milano che è stato condannato per il pestaggio, avvenuto davanti all'università Bocconi, di una donna transessuale che stavano trasportando in auto al centro di identificazione. La Gup di Milano ha infatti inflitto la condanna richiesta dal pubblico ministero Giancarla Serafini.
Il vigile è stato l'unico dei cinque imputati che ha chiesto il rito abbreviato per avere uno sconto di pena, gli altri due che avrebbero preso parte al pestaggio invece dovranno affrontare il dibattimento e provare a difendersi, visto che sono stati rinviati a giudizio. Al contrario i due agenti indagati per falso sono stati prosciolti e non dovranno affrontare alcun processo. Sarà invece processata la donna (qui la sua intervista), che deve rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e ricettazione di una tessera Atm.
Cos'era successo il 24 maggio 2023 davanti alla Bocconi a Milano
Il 24 maggio del 2024 una volante della Polizia Locale di Milano era intervenuta al parco Trotter per fermare una donna, che poi si scoprirà essere transessuale. Secondo gli agenti stava infastidendo alcuni bambini fuori da scuola, anche se questa circostanza è stata smentita dal personale scolastico e dai genitori dei bambini. La donna è stata poi fatta salire in auto per essere accompagnata al centro di identificazione.
Durante il tragitto, sempre secondo il racconto degli agenti ora sotto processo, la donna avrebbe dato di matto e quindi loro si sono fermati davanti all'università Bocconi e l'hanno selvaggiamente picchiata con calci e manganellate e, non paghi, le hanno spruzzato lo spray al peperoncino. Un pestaggio che, fortunatamente, è stato immortalato dalla telecamera di uno smartphone, altrimenti sarebbe rimasto impunito.