Donna trans presa a pugni da un uomo in stazione a Pavia: “Mi ha urlato ‘fr***o, ti ammazzo'”
Noemi, una donna trans di 38 anni, è stata aggredita domenica scorsa, 24 settembre, nel piazzale della stazione ferroviaria di Pavia. Avrebbe avuto una discussione con un uomo, d'età compresa trai 45 e i 50 anni, che le ostruiva il passaggio con la sua macchina, una Bmw. "Quando gliel'ho fatto notare", ha raccontato Noemi, "è sceso dall'auto e mi ha urlato: ‘Fr***o, ti ammazzo' e mi ha tirato dei pugni". L'aggressore si è allontanato solo dopo aver visto un altro uomo che si stava avvicinando per calmarlo. La 38enne si è fatta poi medicare al pronto soccorso del Policlinico San Matteo e nelle prossime ore sporgerà denuncia.
L'aggressione alla stazione di Pavia
A raccontare l'aggressione transfobica subita da Noemi è stata l'associazione Coming-Aut LGBTI+ Community Center, di cui lei è volontaria, tramite il suo sito ufficiale. Tutto è avvenuto intorno alle 17:30 di domenica, quando la 38enne si era recata alla stazione di Pavia per accompagnare la sua fidanzata che doveva prendere un treno. Una volta salutata, Noemi ha ripreso la macchina per tornare a casa.
Tuttavia, la strada era bloccata da un'automobilista che aveva parcheggiato in divieto di sosta. Per questo motivo, la 38enne le si è avvicinato chiedendogli di spostarsi. In quel momento, però, è iniziata l'aggressione prima verbale poi anche fisica. Dopo i pugni ricevuti da quello sconosciuto, Noemi ha provato a chiudere la portiera: "A quel punto l'ha riaperta con una tale violenza che ha sradicato la maniglia e mi ha preso per il braccio procurandomi lividi evidenti".
La 38enne ha provato, quindi, ad allontanarsi in auto per chiamare la polizia, ma quell'uomo l'avrebbe raggiunta ancora "e mi ha presa per il collo", ha spiegato. In supporto di quello sconosciuto sarebbe poi arrivato anche un ragazzo, probabilmente suo figlio, che ha iniziato a insultare la 38enne a sua volta. Alla fine, l'aggressione è terminata quando un passante si è avvicinato per calmare l'aggressore. La polizia è arrivata solo qualche minuto più tardi e ha raccolto le testimonianze di Noemi e del passante.
La solidarietà a Noemi e l'invito a denunciare
"Noemi è stata in grado di riconoscere la violenza che stava subendo come donna trans e ha prontamente chiamato le forze dell'ordine per denunciare l'accaduto", ha sottolineato Cecilia Bettini, vicepresidente di Coming-Aut e responsabile dello Sportello trans: "A Noemi va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà, e a chiunque si trovi a vivere episodi simili rivolgo l’esortazione a non rimanere soli".
"Ennesimo segnale di un clima che ristagna in pozze di odio e che legittima espressioni e azioni violente contro chi vive una condizione di minoranza", ha commentato Davide Podavini, presidente di Coming-Aut: "Vogliamo vivere in una società diversa, migliore di questa".