Donna presa a martellate all’uscita dal lavoro, il figlio: “È stata una spedizione punitiva dei vicini di casa”
Una 55enne è stata aggredita da tre uomini con il volto coperto e colpita con una mazza da baseball e un martello. L'aggressione è avvenuta nella serata di lunedì 26 febbraio nella zona industriale di Erbusco (in provincia di Brescia). La donna stava uscendo dal lavoro insieme a una collega quando i tre, che la attendevano a bordo di un'auto, si sono scagliati contro di lei. Secondo il figlio della 55enne si è trattato di una "spedizione punitiva".
L'aggressione all'uscita dal lavoro
Sul caso stanno indagando i carabinieri di Erbusco. Dato che non si è trattato di una rapina, i militari devono capire perché quei tre uomini hanno deciso di colpire la 55enne. La donna è stata stordita con lo spray al peperoncino, ferita alla testa e alle gambe e ha riportato una frattura alla tibia e più di un trauma cranico. Ricoverata all'ospedale di Chiari, è stata dimessa con una prognosi di 60 giorni.
Come riportato da Il Giornale di Brescia, il figlio della vittima ha le idee abbastanza chiare su chi possa essere stato ad aggredire sua madre. Il 22enne, residente a Palazzolo e di origini marocchine, sostiene infatti che sia stata "spedizione punitiva" organizzata, e forse messa in atto, dai loro vicini di casa con cui non hanno buoni rapporti.
I rapporti difficili con i vicini di casa
Il 22enne ha raccontato di una violenta rissa tra condomini esplosa a maggio di due anni fa. In quell'occasione il ragazzo era stato trasportato con l’elisoccorso al Papa Giovanni XXIII a Bergamo mentre il vicino, classe 1960, era stato arrestato per rissa e lesioni gravi.
Il 22enne e sua madre, da 30 anni in Italia, erano stati denunciati. "Sono sicuro che l’aggressione sia figlia di quella vicenda", ha dichiarato il 22enne: "Per fortuna la collega di mia madre è riuscita a evitare una martellata e a chiamare gli operai di una fabbrica".