Donna morsa alla natica da un cane, il medico che lo ha definito ‘buongustaio’ si difende: “Era uno scherzo”

Prova a difendersi dalla accuse di sessismo e molestie il medico che, in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Merate, ha scritto su un referto medico che il cane che aveva morso le natiche di una ragazza era un "buongustaio". "La ragazza – dice ora il dottor Antonio Battista – era agitata, per calmarla me ne sono uscito con quella frase. Ha funzionato, perché ha sorriso, come gli altri presenti". Non è dello stesso avviso il direttore generale dell’Asst di Lecco, Paolo Favini, che ha deciso di sospendere il medico.
La difesa del medico di Merate
Il medico di Merate accusato di molestie sessuale rilascia una lunga intervista al quotidiano Il Giorno in cui racconta la sue versione dei fatti. "La paziente ha l’età di mia figlia, mi sono comportato come mi sarei comportato con lei, perché cerco sempre di trattare i pazienti come se fossero miei familiari per metterli a proprio agio", spiega il dottor Battista, che poi aggiunge: "Non ho espresso alcun apprezzamento fisico e non ho tentato approcci. Ho toccato la natica della paziente con due dita appena per riuscire ad applicarle con gli strumenti chirurgici i punti di sutura".
Battista, però, oltre a pronunciarla quella frase l'ha scritta nera su bianco sul referto: "L'ho scritta a mo’ di appunto e l'ho detto pure alla paziente, sempre per strapparle un sorriso. L'intenzione era quella poi di cancellare l’indicazione “cane buongustaio“ e sostituirla con “cane morsicatore“ o “molossoide“ al momento di compilare il referto con la prognosi di 10 giorni. C’erano altri pazienti da visitare, di notte si è soli di guardia, mi sono dedicato ad altri casi e così mi sono dimenticato di correggere. Purtroppo è andata così, mi spiace".
Sospeso il dottor Battista
Intanto, però. il dottor Battista è stato sospeso dal servizio per volere del direttore generale dell’Asst di Lecco, Paolo Favini. "Sono stato sospeso senza essere sentito, – racconta – tra l’altro dopo avermi fatto svolgere lo stesso un turno che altrimenti sarebbe rimasto scoperto. Con i miei legali valuteremo come agire e l’eventuale richiesta di un risarcimento dei danni che sto subendo. Vorrei solo tornare a lavorare presto in Pronto soccorso a Merate, perché amo il mio lavoro".