Donna investita da un treno a Maleo, Rfi: “Inopportuno parlare di malfunzionamento delle barriere”

Nella lettera inviata venerdì 18 settembre a Dante Sguazzi, sindaco di Maleo, paesino nel Lodigiano nel cui territorio ha perso la vita lo scorso Ferragosto Elisa Canzadori, travolta insieme alla sua auto da un treno ad un passaggio a livello, l'amministratore delegato di Reti Ferroviarie Italiane (Rfi), Maurizio Gentile, ha sostenuto che "è inopportuno parlare di malfunzionamento del passaggio a livello dove è avvenuto l'investimento". La tesi di Gentile sarebbe sostenuta dal fatto che "è stata registrata la regolare chiusura delle barriere".
L'amministratore delegato di Rfi: Non erano presenti allarmi di malfunzionamento
L'amministratore delegato di Rfi risponde così all'appello dei sindaci dei comuni limitrofi tra cui il primo cittadino di Codogno e presidente della Provincia di Lodi Francesco Passerini che avevano chiesto a Rfi di impiegare tutte le forze "per scongiurare il verificarsi in futuro di analoghi gravissimi incidenti", definendo "inaccettabili" le modalità che avevano causato il decesso della 34enne. Nella risposta arrivata venerdì l’ad Gentile fa sapere che si "rendono fin d’ora disponibili a istituire un tavolo di confronto che coinvolga anche gli enti gestori delle strade". Nella sua lettera Gentile continua dichiarando che "non erano presenti allarmi di malfunzionamento e il treno era partito dalla stazione di Codogno con segnale regolarmente disposto a via libera. Peraltro sono tuttora in corso, da parte dell’autorità giudiziaria, di una commissione d’indagine interna, gli accertamenti per individuare cause e responsabilità dell’accaduto". Sulla vicenda la Procura di Lodi ha aperto un fascicolo e anche il ministero dei Trasporti sta seguendo con attenzione gli sviluppi.