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Donna 36enne muore dopo una liposuzione, assolto il medico accusato di omicidio colposo

Ana Maria Cracium è deceduta nell’aprile del 2018 in seguito a un’infezione insorta dopo un intervento di liposuzione. Il chirurgo Mattia Colli era stato imputato per omicidio colposo ed è stato assolto in rito abbreviato.
A cura di Enrico Spaccini
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Il medico titolare del Centro di chirurgia plastica ed estetica MC di Milano, Mattia Colli, è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo. Il chirurgo era imputato per il caso di una donna di 36 anni deceduta nell'aprile del 2018 per complicanze dovute a una grave infezione insorta dopo un intervento di liposuzione. Colli è stato scagionato al termine del processo con rito abbreviato dal gup Roberto Crepaldi perché "il fatto non costituisce reato".

La denuncia del compagno di Cracium

La ragazza si chiamava Ana Maria Cracium e il 5 luglio del 2017 si era sottoposta a un intervento di asportazione di parte del tessuto adiposo. Secondo quanto riportato nella denuncia presentata dal compagno, dopo quel giorno la 36enne avrebbe vissuto "mesi di agonia".

Aveva iniziato ad accusare febbre e convulsioni: "Aveva un'infezione devastante nelle parti basse del corpo", aveva spiegato la legale Laura Gravina, "fianchi, addome, gambe". Cracium decide, così, di tornare in Romania, suo Paese d'origine.

Il decesso e l'inchiesta

Le condizioni della giovane, però, non miglioravano. Per questo motivo è stata poi trasferita alla Fondazione Poliambulanza di Brescia e poi in un hospice di Orzinuovi dove è deceduta. Ricevuta la denuncia del compagno, i carabinieri hanno perquisito lo studio medico di Colli e la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo.

Questa, coordinata dalla pm Luisa Baima Bollone, è durata circa 4 anni e ha richiesto anche una complessa consulenza medico-legale. Colli ha sempre sostenuto di aver seguito tutte le regole e le prescrizioni anche nella fase post-operatoria. Ora, al termine del processo con rito abbreviato, è stato assolto.

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