Dongo blindata per i nostalgici di Mussolini e la contro manifestazione dell’Anpi
Diverse camionette della polizia, con gli agenti in assetto antisommossa, sostano dalle prime ore della mattinata di oggi, domenica 2 maggio, a Dongo. Nel piccolo paesino in provincia di Como sono arrivati i nostalgici del Ventennio, che come ogni anno si ritrovano per "celebrare" l'anniversario dell'arresto e della fucilazione di Benito Mussolini, e partigiani e antifascisti radunati dall'Anpi per una contro manifestazione di protesta per dire "no al fascismo".
Ogni anno al raduno per Mussolini si vedono tristi simboli e gesti del Ventennio
Benito Mussolini venne arrestato a Dongo durante il suo tentativo di fuga verso la Svizzera il 27 aprile del 1945, e venne fucilato il giorno seguente nella frazione di Giulino di Mezzegra. Nei giorni intorno a queste date, ogni anno nostalgici del Ventennio si ritrovano per ricordare Mussolini: i raduni sono anche occasione per sfoggiare tristi riti del passato, come il saluto romano in occasione del rito del presente, una scena già vista a Milano solo pochi giorni fa in occasione dell'anniversario della morte di Sergio Ramelli.
Il contro presidio dell'Anpi dal mattino
Quest'anno, dopo un appello alle istituzioni – rimasto inascoltato – affinché vietassero le celebrazioni neofasciste, l'Anpi di Como ha organizzato in piazza Paracchini, a partire dalle 8.30, un contro presidio per rispondere alla presenza dei nostalgici del Duce. All'appello "No al fascismo sul Lario" hanno aderito diverse realtà democratiche e antifasciste non solo di Como e provincia, ma anche di altre parti d'Italia. Contro il presidio fascista si era espresso anche il deputato del Pd Emanuele Fiano: "Continuano a voler celebrare il fascismo del criminale Mussolini nonostante la storia abbia già parlato. Bisogna impedirlo. Ci sono Leggi e norme per impedirlo. E c’è la Costituzione. Se non è apologia questo allora l’apologia di fascismo non esiste". La manifestazione dei nostalgici non è stata vietata: ma per numero i manifestanti dell'Anpi superano di gran lunga i nostalgici presenti, che come ogni anno si sono recati davanti a villa Belmonte, a Giulino, dove vennero fucilati Mussolini e la compagna Claretta Petacci.
(Ha collaborato Simone Giancristofaro)