Don Samuele Marelli condannato in primo grado dal Tribunale ecclesiastico: “Colpevole di abusi su minori a Seregno”

Il 24 aprile si è concluso il primo grado di giudizio del processo canonico che ha visto imputato Don Samuele Marelli, ex parroco di Seregno ed ex responsabile della Fondazione Oratori Milanesi. Questa mattina il monsignor Michele Elli, vicario episcopale della quinta zona, relativa all'area di Monza, ha letto la sentenza alla fine della messa celebrata nella parrocchia di San Giuseppe a Seregno: il tribunale della Chiesa ha giudicato Marelli colpevole di molestie sessuali su giovani, anche minorenni, e per questo ne ha deciso l'allontanamento temporaneo dalla diocesi e dall'esercizio dell'attività sacerdotale.
Nello specifico, la pena in primo grado ha previsto: la proibizione, per cinque anni, di risiedere nel territorio dell’Arcidiocesi di Milano; la proibizione, per cinque anni, dell’esercizio pubblico del ministero sacerdotale; il divieto perpetuo di cercare contatti volontari con minori, se non alla presenza di un accompagnatore maggiorenne; il divieto, per dieci anni, di confessare e di poter svolgere attività di direzione spirituale; il divieto perpetuo di cercare contatti volontari, attraverso qualunque mezzo, con persone che erano canonicamente domiciliate a Seregno nel periodo in cui don Samuele via ha svolto il ministero sacerdotale.
La sentenza del tribunale ecclesiastico è arrivata dopo circa un anno di indagini avviate dopo che a dicembre 2023 sono arrivate le prime denunce di alcuni ragazzi che frequentavano lo stesso oratorio di Don Marelli a Seregno. Dopo gli esposti, Marelli è stato allontanato da Seregno ed è stato obbligato a sospendere le attività pastorali, mentre è iniziata l'attività di inchiesta del tribunale ecclesiale. "Don Samuele voleva piacere a tutti i costi, soprattutto a noi ragazzi e per farlo cercava di comportarsi come noi – ha raccontato a Fanpage.it un ragazzo dell'oratorio di Seregno – si atteggiava come noi giovani, faceva battute maschiliste, anche riguardo al fisico. Lui riusciva a mettere il tema della sessualità all'interno di ogni discorso, un po’ come fa un preadolescente".
Nel frattempo prosegue, parallelo a quello religioso, anche l'iter della giustizia penale italiana: sul caso la Procura di Monza ha aperto un fascicolo d'indagine e sta procedendo ora con i dovuti approfondimenti.