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Don Mauro Galli accusato di violenza sessuale su un 15enne: chiede di patteggiare una pena a meno di 4 anni

Don Mauro Galli, accusato di essere il responsabile dell’abuso sessuale nei confronti di un 15enne nel 2011 quando era sacerdote a Rozzano, ha chiesto di patteggiare una pena inferiore ai 4 anni.
A cura di Giorgia Venturini
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Punta al patteggiamento don Mauro Galli accusato di essere il responsabile dell'abuso sessuale nei confronti di un 15enne nel 2011 quando era sacerdote a Rozzano, alle porte di Milano. L'avvocato difensore infatti, il legale Mario Zanchetti, ha presentato durante l'udienza di Appello Bis una proposta di patteggiamento che prevederebbe una pena inferiore a quattro anni: se così fosse don Galli potrebbe sperare in una misura alternativa al carcere come l'affidamento in prova ai servizi sociali. Se accettare o meno la proposta spetterà alla corte che si esprimerà il prossimo 26 settembre.

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La difesa: mancano le prove

Il sacerdote era stato condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi e in secondo a 5 anni e 6 mesi. La condanna poi era stata annullata in Cassazione e quindi la decisione era ritornato ai giudici dell'Appello. Gli abusi sarebbero avvenuti tra il 19 e il 20 dicembre del 2011: il sacerdote aveva invitato il 15enne a casa sua  dove il ragazzino aveva trascorso la notte. Durante tutto il processo la difesa ha sempre sostenuto che non ci fosse stata nessuna violenza sessuale e che mancano le prove.

La famiglia della vittima ha chiesto aiuto alla Chiesa

La famiglia della vittima, molto cattolica, ha provato per diverso tempo a ricorrere alla Chiesa stessa per ottenere giustizia ed evitare che don Galli potesse rappresentare un pericolo per altri adolescenti. Ma ogni tentativo fu vano: infatti i genitori del 15enne erano venuti a sapere che il sacerdote veniva spostato di oratorio in oratorio. Così la famiglia, sfiduciata dall'atteggiamento della Chiesa, aveva denunciato Don Galli nel 2014. Ora la Cassazione aveva annullato con rinvio la condanna sottolineando il "tardivo disvelamento" dei fatti da parte del ragazzo di 15 anni. Ora spetterà alla Corte d'Appello accettare o meno la richiesta di patteggiamento.

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