Don Marelli accusato di abusi a Seregno, il prete che ha preso il suo posto conferma: “C’erano delle voci”

Fanpage.it ha parlato con Don Paolo Sangalli, l’attuale responsabile della Comunità Pastorale Giovanile di Seregno, scossa dalle notizie dei presunti abusi sessuali su minori che avrebbe commesso Don Marelli.
A cura di Beatrice Barra
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"C'erano delle voci di tantissima natura, anche molto contraddittorie l'una con l'altra", dice a Fanpage.it l'attuale responsabile della Comunità Pastorale Giovanile di Seregno (MB) Don Paolo Sangalli, riferendosi ai presunti abusi sessuali che sarebbero stati commessi da Don Marelli, ex responsabile della Comunità ed ex direttore della Fondazione Oratori Milanesi.

"Tutte (le voci ndr) sono state affrontate  con delicatezza, ma decisione. I ragazzi hanno trovato nei loro educatori subito un interlocutore molto professionale. Non erano da soli, ma hanno fatto fin da subito un lavoro immenso", spiega Don Sangalli, ricordando che lui è arrivato solo "a un certo punto della storia".

Don Paolo Sangalli, responsabile della Comunità Pastorale Giovanile di Seregno.
Don Paolo Sangalli, responsabile della Comunità Pastorale Giovanile di Seregno.

Oggi, 30 marzo, durante le messe della domenica nelle chiese di Seregno è stato letto un comunicato della Comunità Pastorale Giovanile. Seppur la Basilica della città oggi era piena di fedeli, "ci sono famiglie che per molto tempo hanno portato un grande peso", dice Don Sangalli. Per aiutare tutte le presunte vittime di abusi, la Comunità Pastorale Giovanile ha riunito diversi esperti: psicologi, psichiatri, legali.

Basilica di Seregno
Basilica di Seregno

Se ci dovessero essere altre testimonianze o persone che hanno bisogno di essere ascoltate gli oratori e la comunità pastorale di Seregno sono sempre disponibili per accoglierli e aiutarli "nella consapevolezza che non esiste un solo tipo di accompagnamento. Nel mio caso è soprattutto spirituale perché faccio il prete", ma ci sono anche professionisti che assisteranno ragazzi e famiglie durante tutto il percorso.

Dopo la vicenda finita su tutti i giornali, alcuni genitori si sono rivolti a Don Sangalli"vogliono che la Chiesa sia presente, perché non sono solo i preti o le suore. La Chiesa siamo noi".  Tra i progetti per il prossimo anno pastorale c'è quello di creare "un percorso di formazione su questi temi, anche rispetto alla prevenzione e istruire tutti i cammini di catechesi della nostra comunità". 

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