“Don Lorenzo si è spogliato in videochiamata davanti a me”, la denuncia di un parrocchiano che fa discutere
Le parrocchie di Solto Collina, Riva di Solto, Fonteno, Esmate e Zorzino, in provincia di Bergamo, non trovano pace. Dopo aver cambiato quattro preti in sei mesi per motivi personali o per non aver rispettato il vincolo di castità, una nuova testimonianza scuote la comunità. Un fedele ha accusato l'ex parroco di approcci spinti e di essersi spogliato davanti a lui durante una videochiamata online. Ma il sindaco di Solto Collina, Maurizio Esti, intervistato da Fanpage.it si schiera contro il tentativo di "criminalizzare" il prete.
Don Micheli accusato da un parrocchiano: si sarebbe spogliato via webcam
I fatti vedono protagonista R.P., un parrocchiano di 45 anni, che ha raccontato la sua storia alla redazione bergamasca del Corriere della Sera. La vicenda risale allo scorso novembre, prima che don Lorenzo Micheli fosse allontanato dalla parrocchia. Il 45enne è titolare di un'agenzia di spettacoli che organizza anche trasferte in Vaticano per incontrare il Papa. Il sacerdote avrebbe contattato l'uomo via Facebook per chiedergli informazioni sugli artisti da poter ingaggiare per le feste parrocchiali.
Successivamente le domande del sacerdote avrebbero assunto un altro tono, con la richiesta di vedersi in videochiamata. Tentativi che il 45enne avrebbe cercato di declinare gentilmente. "Hai visto come sono cicciottello? Sei birichino? Sei fedele a tua moglie?", sarebbe stato questo il tenore delle domande fatte dal parroco che hanno turbato l'uomo.
In un'occasione don Micheli avrebbe anche iniziato a spogliarsi davanti alla webcam mentre erano in videochiamata. Dopo questo fatto l'uomo ha denunciato il sacerdote alla Polizia Postale e la Curia lo ha allontanato dalle parrocchie che amministrava. Oggi il prete si troverebbe in Toscana per un periodo di riflessione in accordo con il vescovo di Bergamo.
La replica del sindaco: "Rivangare il passato è vergognoso"
R.P. si è poi rivolto anche al sindaco di Solto Collina, Maurizio Esti, per informarlo dell'accaduto con l'obiettivo di mettere in guardia tutti i suoi concittadini, in particolare i più giovani che avrebbero potuto finire nella stessa situazione. Secondo quanto raccontato dal 45enne, il sindaco non avrebbe fatto nulla in merito.
Esti, contattato da Fanpage.it, ha espresso forti perplessità sulla necessità di riportare la storia agli onori della cronaca: "Criminalizzare dopo un anno una persona che adesso sta facendo il suo percorso per un peccato morale, visto che non ha commesso nessun reato, mi sembra vergognoso. Dopodiché ognuno ha la propria etica".
"Quando è successo il fatto sono andato a casa di don Lorenzo e gli ho chiesto se ci fossero di mezzo i bambini. Lui ha risposto di no, quindi si tratta solo di una sua questione etica e morale. Io sono una persona cristiana e so che dovrebbe esistere anche il perdono – prosegue il sindaco -. Qui da noi è stato un bravissimo prete, è riuscito a riunire le cinque colline, ha fatto un sacco di lavori e tutti erano contenti e felici. Non andiamo a rivangare, ma guardiamoci tutti dentro: chi non ha commesso qualcosa?".