Domestico ucciso a Milano, la scientifica: “Il killer è rimasto tutto il giorno nella villa con il cadavere”

L'omicidio sarebbe avvenuto molte ore prima. Il presunto killer è rimasto tutto il giorno in casa con il cadavere, alla ricerca di qualcosa da rubare. Questo è quanto emerso dai primi rilievi della scientifica, al lavoro per capire cosa sia successo nella villa liberty in centro a Milano, vicino all'arco della Pace, dove un domestico è stato trovato morto nel giorno di Pasqua. Per l'omicidio è stato arrestato il 28enne Dawda Bandeh che, a breve, sarà interrogato dagli inquirenti.
Tutto è iniziato quando, intorno alle 18:00 di domenica 20 aprile, il proprietario di casa – un imprenditore di 51 anni, noto esponente della comunità ebraica – è rincasato nella sua villetta situata in via Randaccio, all’angolo con via Massena, in compagnia della figlia dopo una settimana di ferie. Una volta all'ingresso, avrebbe notato la porta aperta e, subito dopo, il collaboratore domestico, Angelito Acob Manansala – un uomo di 62 anni, originario delle Filippine – riverso sul pavimento senza vita. Dietro di lui, la sagoma di un estraneo che rovistava nei cassetti del salotto.
È a quel punto che il proprietario di casa avrebbe richiuso la porta dietro di sé e avrebbe chiamato il 112. Quando la polizia è arrivata sul luogo ha trovato il ladro ancora bloccato all'interno della villa e ha dovuto usare un taser per immobilizzare il 28enne – poi identificato in Dawda Bandeh – e trasportarlo all'ospedale Fatebenefratelli per gli accertamenti di rito prima di essere sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio d'intesa con il pm di turno, Andrea Zanoncelli.
Secondo quanto emerso dai primi rilievi della scientifica, l'omicidio sarebbe, però, avvenuto molte ore prima. Più nello specifico, i primi accertamenti del medico legale avrebbero datato la morte alla mattina di domenica 20 aprile. Secondo gli inquirenti, Bandeh sarebbe entrato nell'appartamento per rubare e si sarebbe trovato faccia a faccia con il domestico che avrebbe poi strangolato a mani nude. Il presunto killer sarebbe quindi rimasto tutto il giorno nella villa insieme al cadavere alla ricerca di qualcosa da rubare. Al momento, gli investigatori stanno analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella villetta, recuperate nel corso della serata di ieri, lunedì 21 aprile, con l'obiettivo di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.