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Sciopero dei mezzi a Milano oggi 28 aprile 2022: regolari bus, metro e tram

È iniziato lo sciopero dei trasporti di quattro ore a livello nazionale, dalle 8.45 alle 12.45, che riguarda anche Milano. Ecco tutte le informazioni e la situazione in tempo reale.
A cura di Redazione Milano
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Immagine di repertorio
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Oggi, giovedì 28 aprile 2022, è in programma un nuovo sciopero nazionale del settore dei trasporti che riguarda anche a Milano. La società dei trasporti milanesi Atm ha infatti comunicato che alla mobilitazione potranno aderire anche i lavoratori del gruppo. Significa che, durante gli orari dell'agitazione, sarà a rischio il corretto funzionamento dei mezzi pubblici: sia la metropolitana sia i trasporti di superficie, e quindi tram, autobus e filobus. Lo sciopero, proclamato dall'organizzazione sindacale Confail – Faisa, durerà quattro ore, dalle 8.45 alle 12.45 e non interessa dunque le fasce di garanzia, durante le quali il regolare funzionamento dei mezzi pubblici è assicurato.

Stando a quanto comunicato questa mattina da Atm in un primo aggiornamento in tempo reale sullo sciopero, la circolazione dei mezzi sta procedendo in maniera regolare: il servizio continua su tutte le linee metropolitane e di superficie.

Orari garantiti bus, metro e tram Atm per lo sciopero dei trasporti a Milano

Come comunicato da Atm sul proprio sito, lo sciopero riguarda sia il personale viaggiante sia quello di esercizio. Durante le quattro ore dalle 8.45 alle 12.45 tutte le linee Atm potrebbero dunque essere interessate da disagi, come cancellazioni di corse o ritardi. Atm informerà i viaggiatori su eventuali disservizi o stazioni della metro chiuse attraverso i propri canali social e sul sito web. A partire dalla 12.45 e nel pomeriggio non dovrebbero esserci ulteriori disagi per chi utilizza i mezzi pubblici.

Le motivazioni dello sciopero di oggi 28 aprile 2022

Per quanto riguarda le motivazioni dello sciopero, la segreteria nazionale di Confail – Faisa spiega che l'agitazione è stata indetta “per rivendicare il rinnovo del C.C.N.L. di categoria scaduto nel 2017, rispetto al quale la revisione delle retribuzioni in relazione all’aumento del costo della vita in atto, la sicurezza sul lavoro anche alla luce delle inedite problematiche introdotte dalla pandemia da SARS-COV 19 tuttora in corso, l’orario e l’organizzazione del lavoro, ivi compresa quella dello smart working”.

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