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Domani i funerali di Giovanna Chinnici, la 63enne di Nova Milanese uccisa dal cognato

I funerali di Giovanna Chinnici saranno celebrati domani, mercoledì 30 ottobre, nella Chiesa parrocchiale di Sant’Antonino Martire a Nova Milanese (Monza). La 63enne è stata uccisa lo scorso 23 ottobre dal cognato, Giuseppe Caputo, al culmine dell’ennesima lite per questioni di vicinato.
A cura di Enrico Spaccini
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Giovanna Chinnici (foto da Facebook)
Giovanna Chinnici (foto da Facebook)

Si terranno domani, mercoledì 30 ottobre, i funerali di Giovanna Chinnici. La celebrazione in ricordo della 63enne morta per mano del cognato Giuseppe Caputo si svolgerà nella Chiesa parrocchiale di Sant'Antonino Martire di via Giussani a Nova Milanese (in provincia di Monza e della Brianza), non lontano dalle palazzine dove il 62enne l'ha uccisa con diversi colpi di coltello lo scorso 23 ottobre. Lui, intanto, si trova ancora ricoverato a Villa Serena, nel reparto di Psichiatrica dell'ospedale San Gerardo dopo il crollo emotivo accusato venerdì.

Giovanna Chinnici era molto conosciuta anche a Cinisello Balsamo

Chinnici per anni ha lavorato come operatrice dei servizi sociali al Comune di Cinisello Balsamo ed era stata anche per diverso tempo educatrice negli asilo nido della città. Una volta in pensione, la 63enne si era concentrata soprattutto sulle attività di volontariato gestite dall'Arci ‘Enrico Rossi'.

Era molto conosciuta sia a Cinisello Balsamo che a Nova Milanese. Per questo motivo sarebbe stata scelta la chiesa più capiente per i suoi funerali, in modo tale da garantire a tutte le persone che le hanno voluto bene di poterla salutare un'ultima volta. La funzione avrà inizio alle 15:30 e sarà celebrata dal parroco della Comunità San Grato.

L'omicidio per mano del cognato

Stando a quanto ricostruito finora dalle indagini coordinate dalla pm Sara Mantovani, l'omicidio si è consumato all'ingresso delle palazzina di via Magellano a Nova Milanese, dove Chinnici viveva insieme alle tre sorelle, ciascuna con la rispettiva famiglia. Nonostante i legami di parentela, negli anni si sono susseguiti diversi problemi di vicinato, testimoniati dalle numerose denunce. Nessuno, però, si sarebbe potuto immaginare un epilogo violento.

Nel pomeriggio del 23 ottobre la figlia 28enne di Chinnici aveva appena parcheggiato l'auto e stava rientrando in casa, quando è stata intercettata dallo zio Giuseppe Caputo. Il 62enne, forse infastidito proprio dal posizionamento dell'auto in sosta, avrebbe iniziato a minacciare la ragazza brandendo anche un coltello. Le urla della giovane hanno attirato gli altri parenti, compresa sua madre che si è messa tra lei e il cognato.

In quel momento, Caputo l'ha colpita diverse volte, anche al cuore, uccidendola. Lo scorso venerdì 25 ottobre è stata eseguita l'autopsia sul corpo di Chinnici e subito dopo il magistrato ha dato il via libera per la sepoltura. Il 62enne, invece, è stato arrestato per omicidio volontario ma non ha ancora fornito la sua versione dei fatti. Avrebbe dovuto essere interrogato dal gip del Tribunale lo scorso sabato, ma il giorno precedente avrebbe accusato un crollo emotivo che lo ha portato al ricovero in psichiatria. Il 62enne sarà ascoltato quando le sue condizioni di salute lo permetteranno.

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