Dolore ai funerali di Giacomo Sartori, scomparso a Milano e trovato morto nel Pavese
Dolore e commozione ai funerali di Giacomo Sartori, il giovane 30enne scomparso il 18 settembre a Milano e trovato morto, il 24 settembre successivo, circa una settimana dopo, impiccato in un campo del Pavese. Le esequie del giovane si sono svolte nella chiesa di Santa Maria Annuciata a Mel, frazione di Borgo Valbelluna, cittadina di origine di Giacomo Sartori. Tantissimi i cittadini presenti, con gli scout schierati all'esterno della chiesa, insieme agli amici stretti e ai famigliari. Dopo le esequie, il feretro del 30enne è stato portato nel cimitero di Marcador, dove è stato inumato.
Morte di Giacomo Sartori, secondo i pm bisogna indagare ancora
I risultati dell'autopsia, eseguita prima che la salma di Giacomo Sartori venisse liberata per i funerali, confermerebbero l'ipotesi del suicidio: come detto, il giovane è stato trovato impiccato in una cascina di Casorate Primo, provincia di Pavia. Secondo Mario Venditti, procuratore aggiunto della Procura di Pavia, che indaga sulla vicenda del 30enne, però, ci sarebbero delle "anomalie". Per adesso, come ha confermato il magistrato, il caso di Giacomo Sartori viene trattato come suicidio, ma una di queste anomalie di cui parla è caratterizzata dal lasso di tempo intercorso tra la scomparsa, il 18 settembre a Milano e il ritrovamento, il 24 settembre nella provincia di Pavia.
Gli inquirenti, inoltre, ha raccontato ancora il procuratore Venditti in una intervista, non sanno ancora se Giacomo abbia incontrato qualcuno prima di morire. Giacomo si era allontanato da Milano la sera del 18 settembre, dopo aver subito il furto dello zaino, contenente alcuni effetti personali, tra cui il computer portatile.