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Distrutte le vetrine di due ristoranti palestinesi a Brescia, l’ipotesi di un atto politico: indaga la Digos

Due ristoranti palestinesi nel centro di Brescia sono stati presi di mira nel corso della notte: vetrine distrutte, ma nessuna scritta. Furto o danneggiamento legato a questioni politiche? Indaga la Digos.
A cura di Giulia Ghirardi
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Due ristoranti palestinesi situati nel centro città di Brescia sono stati presi di mira nel corso della notte appena trascorsa, a cavallo tra sabato 12 e domenica 13 aprile. Vetrine distrutte, ma nessuna scritta a rivendicare il gesto.

Stando alle informazioni disponibili sino a questo momento, sulla vicenda avrebbe iniziato a indagare la Digos (Divisione investigazioni generali e operazioni speciali) della Polizia di Stato con l'obiettivo di comprendere se si sia trattato di un tentativo di furto o se, invece, il danneggiamento sia legato a questioni politiche.

Di questo secondo avviso è il Coordinamento Palestina di Brescia. "Rispondiamo subito alla provocazione sionista-fascista contro i ristoranti palestinesi della nostra città che si è concretizzata con la rottura delle vetrine ed esprimiamo solidarietà ai gestori e ai lavoratori e lavoratrici dei due locali Dukka e I Nazareni", ha fatto sapere Umberto Gobbi del Coordinamento Palestina a Brescia, annunciando un'immediata mobilitazione cittadina.

"Scendiamo in piazza con un presidio lunedì 14 aprile alle ore 18 in piazzetta Bella Italia", ha dichiarato ancora Gobbi. "La Brescia solidale con il popolo palestinese e antirazzista, che anche sabato ha partecipato con circa 400 persone alla manifestazione nazionale contro il genocidio a Milano, non può tollerare che in questa città agiscano sostenitori e complici del massacro di Gaza".

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