Distrugge il citofono e sfonda la porta di casa dell’ex fidanzata: lei si rifiutava di farlo entrare
Ancora una volta, c'era l'incapacità di accettare la fine di una relazione amorosa dietro la furia dell'uomo di 36 anni che lo scorso 7 marzo è stato arrestato dai Carabinieri di Mantova mentre tentava di sfondare la porta di casa dell'ex fidanzata con un grosso bastone in legno, dopo aver distrutto il citofono del suo condominio: la donna, barricata nel suo appartamento, si era rifiutata di far entrare il 36enne.
Solo l'ultimo, secondo quanto ricostruito, di una serie di episodi violenti e intimidatori nei confronti della vittima. Minacce, urla, appostamenti e pedinamenti sotto casa o nei luoghi frequentati abitualmente dall'ex fidanzata. L'episodio più eclatante, avvenuto nei mesi scorsi: l'aggressione da parte dello stalker del datore di lavoro della coetanea, intervenuto per difendere la donna.
Poi l'assedio durante la sera del 7 marzo, quando l’uomo si è presentato sotto la casa della donna alla periferia della città. Ha cercato più volte di farsi aprire la porta, ottenendo sempre un netto rifiuto. A quel punto ha reagito, spaccando il citofono del palazzo e cercando di sfondare la porta d’ingresso con un bastone di legno. Una condotta che è valsa all'uomo la misura della custodia cautelare in carcere, su richiesta della Procura di Mantova.