Disposta l’autopsia per il ragazzo di 23 anni morto incastrato in un cassonetto dei vestiti usati
Dovrebbe essere disposta l'autopsia sul corpo di Costantin Antonie, il ragazzo di 23 anni morto incastrato in un cassonetto dei vestiti a Canonica d'Adda, in provincia di Bergamo. La tragedia è avvenuta lo scorso 6 maggio: il ragazzo, detto "Jony", stava tentando di prendere degli stracci dal contenitore di abiti usati quando è rimasto incastrato. Il sostituto procuratore titolare del caso, Giancarlo Mancusi, dovrà decidere anche per eventuali consulenze, tra le quali una sul cassonetto.
I prossimi passaggi per capire come è morto il ragazzo
Costantin Romeo Ionut Antonie sarebbe morto per asfissia dopo essere rimasto incastrato in un cassonetto di abiti usati a Canonica d'Adda. Pare che il diaframma sia rimasto schiacciato troppo a lungo provocando il decesso del giovane che, data la posizione in cui è stato trovato, non riusciva a muovere le braccia in alcun modo. Nelle prossime ore dovrebbe essere disposta l'autopsia per avere certezze in più su questo tragico evento.
Il sostituto procuratore Giancarlo Mancusi dovrà anche decidere se disporre eventuali consulenze, tra cui una sul cassonetto. Non è la prima volta che una persona muore incastrata in questo modo (quattro anni fa era morto un bambino di 10 anni a Boltiere). Al momento non risulta indagato nessuno per l'incidente, le videocamere di sorveglianza sono state visionate e si aspettano solo i risultati dell'autopsia. La salma del ragazzo si trova nell'obitorio dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
La tragedia di "Jony" e le parole della famiglia
I familiari della vittima non si spiegano la sua morte. Hanno riferito che il 6 maggio, giorno della tragedia, avevano festeggiato la Pasqua ortodossa tutti insieme. "Poi la notte non so davvero cosa gli sia preso", ha detto il cognato. Pare che il ragazzo si sia avvicinato al cassonetto con l'intento di rubare dei vestiti, ma senza un apparente motivo. "Sognava di sposarsi, comprare una casa e vivere una vita tutta sua", continuano i familiari.
Il funerale del 23enne, fattibile solamente dopo l'autopsia, si terrà in Romania. La famiglia ha deciso di riportare la salma di "Jony" nella sua città di origine, Targu Jiu, invece che a Fara d'Adda, paese in cui ha vissuto per 5 anni e in cui ha trovato la morte.