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Discute con lo steward per l’uso della toilette e viene bandito da Ryanair: “Era in gioco la mia dignità”

Carlo Chiaravalloti doveva usare la toilette in volo ma il comandante aveva già annunciato il divieto. L’imprenditore, però, aveva necessità medica e ha insultato lo steward che non voleva sentire ragioni.
A cura di Enrico Spaccini
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Carlo Chiaravalloti (foto da Facebook)
Carlo Chiaravalloti (foto da Facebook)

L'imprenditore edile Carlo Chiaravalloti di Buccinasco, nel Milanese, è stato bandito dai voli di Ryanair per aver chiesto di usare la toilette prima dell'atterraggio. "Soffro di ipertensione e prendo diuretici", ha spiegato il 59enne raccontando quanto accaduto durante il volo FR3412 che martedì 21 marzo lo stava portando da Orio al Serio a Timisoara, in Romania. Alla sua richiesta, si era opposto lo steward che poi è stato insultato dall'imprenditore.

Il giorno seguente, quando si stava imbarcando per il volo di ritorno, è stato bloccato perché inserito nella lista delle persone non desiderate. "Così ho perso un appuntamento a Milano per un contratto da 3 milioni di euro", sostiene Chiaravalloti che ora intende sporgere denuncia.

Il divieto del comandante

Il volo era partito alle 11:20 da Orio al Serio e ormai il comandante aveva già annunciato il divieto di alzarsi perché avrebbe di lì a poco iniziato le manovre per concludere il viaggio. Chiaravalloti si era appisolato durante la tratta che fa ogni 15-20 giorni: "Mi ha svegliato l'annuncio", spiega al Corriere della Sera, "proprio in quel momento ho avvertito l'effetto del diuretico e la necessità non rimandabile di usare la toilette".

Lo steward, però aveva già iniziato a sistemare il bagno e le stesse compagnie aree, se disobbediscono a un ordine del comandante, rischiano multe salate. Quando l'imprenditore gli espone il problema, quindi,  gli intima di sedersi. "Non avrei mai disobbedito se non fosse stato per motivi impellenti", continua il 59enne che a quel punto gli dice di avere con sé la documentazione medica relativa alla sua ipertensione: "Mi ha detto che non gli interessava".

La polizia romena è salita sull'aereo

Di fronte a quel rifiuto, Chiaravalloti risponde: "Gli ho detto: ‘Sei proprio uno str…‘. Lui mi ha chiesto di ripetere cosa avevo detto e poi mi ha indicato la toilette in fondo all’aeromobile". Una volta atterrati all'aeroporto di Timisoara, gli agenti della polizia romena salgono sull'aereo.

"Erano lì per me, mi hanno chiesto i documenti e ho dovuto raccontare l’episodio della toilette e poi mi hanno scortato fuori", continua l'imprenditore che poi accusa: "Mi hanno provocato un danno d'immagine, su queste tratte viaggiano più o meno sempre le stesse persone", e infatti qualche giorno dopo sostiene di aver incontrato il suo solito vicino di posto che gli ha chiesto cosa fosse accaduto.

La scoperta della blacklist e l'appuntamento da 3 milioni di euro

Il giorno seguente, quando stava per imbarcarsi sull'aereo che lo avrebbe riportato in Lombardia, viene fermato. Scoprendo, così, di essere finito nella blacklist di Ryanair, "dopo sette anni che viaggiavo con loro", e che non c'erano altri voli per l'Italia, ha dovuto aspettare un giorno in più per tornare con un'altra compagnia. "Così ho perso un appuntamento a Milano per un contratto da 3 milioni di euro", afferma l'imprenditore.

"Ho sbagliato a insultare lo steward", ammette Chiaravalloti, "ho viaggiato centinaia di volte con loro e mai ho avuto comportamenti sopra le righe. Chiedevo solo un po’ di buonsenso, era in gioco la mia dignità". Su questo episodio, la compagnia irlandese ha ribattuto affermando come "la sicurezza è la priorità numero uno", e che "pertanto non tolleriamo comportamenti potenzialmente pericolosi a bordo dei nostri aerei o nei confronti del nostro equipaggio".

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