Disastro ferroviario di Pioltello, archiviati manager Trenord: “Riconosciuto che treno era sicuro”
Per il disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018 non sono "ravvisabili profili di colpa in capo a Trenord". Lo scrive il giudice per le indagini preliminari di Milano Sofia Fioretta nel provvedimento con cui ha archiviato la posizione di due dirigenti della società di piazzale Cadorna, Cinzia Farisè e Alberto Minoia. L'archiviazione era stata chiesta dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti all'esito delle indagini sul deragliamento che provocò la morte di tre donne e il ferimento di decine di persone.
Archiviata anche la posizione dell'allora direttore dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e di un suo vice, Amedeo Gargiulo e Giovanni Caruso. Anche per loro sono esclusi "profili di co-responsabilità".
Intanto davanti al gup Anna Magelli prosegue il processo per dieci imputati tra manager, dipendenti e tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e la stessa Rfi. Le responsabilità per la tragedia per i giudici sarebbero tutte legate al "punto zero", dove un pezzo di rotaia avariato e aggiustato con una "toppa" di legno fece uscire il treno dai binari. Partendo da questa conclusione, nel corso dell'inchiesta sono state quindi escluse altre cause legate al materiale rotabile, al sistema di frenata o a eventuali errori umani da parte del personale di bordo.
Trenord accoglie la notizia dell'archiviazione dei due dirigenti con soddisfazione: "L’esito delle indagini conferma la totale affidabilità del treno coinvolto e la conformità del convoglio alle norme di sicurezza, oltre che il corretto operato dell’azienda, la cui posizione è già stata archiviata con decreto del 23 luglio 2020, e dei suoi responsabili che hanno immediatamente offerto la massima collaborazione all’Autorità giudiziaria, per le verifiche tecniche e documentali", si legge in una nota. "Il nostro pensiero va ancora una volta alle persone che si trovavano sul treno 10452 del 25 gennaio 2018, alle vittime, ai loro familiari e ai feriti. A tutti loro, Trenord ha garantito da subito i risarcimenti dovuti".