Direttore di un ufficio postale ruba oltre 600mila euro a correntisti e pensionati, poi scappa a Capo Verde
Il direttore dell'ufficio postale di Cesano Maderno, in provincia di Monza e della Brianza, è stato arrestato per peculato, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento e truffa aggravata. L'uomo avrebbe infatti sottratto centinaia di migliaia di euro dai conti correnti, soprattutto di alcuni anziani che lì si facevano accreditare la pensione. I carabinieri lo hanno scoperto quando la sua famiglia ne ha denunciato la scomparsa e, contestualmente, i suoi colleghi hanno segnalato gli ammanchi. Il dirigente era scappato a Capo Verde, uno dei pochi Paesi con cui l'Italia non ha accordi per l'estradizione di indagati e condannati, ma poi è rientrato a casa ed è stato immediatamente raggiunto dal mandato di cattura.
Direttore delle Poste deruba i correntisti
Lo scorso 29 giugno 2024 i Carabinieri della Tenenza di Cesano Maderno e della Compagnia di Desio hanno arrestato, su richiesta del Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza, un dirigente delle poste italiana che, già dal 2022, si sarebbe intascato una parte dei soldi dei correntisti. In particolare si sarebbe impossessato di oltre 430.000 euro: 177.000 euro dal distributore automatico di banconote, 83.000 euro da una cassaforte e destinata al pagamento delle pensioni e 170.000 euro sottratta da 4 libretti postali.
Inoltre i militari hanno accertato che già da due anni, e quindi dal 2022, il direttore dell'ufficio postale avrebbe truffato alcuni clienti, sopratutto pensionati, con operazioni sui loro libretti postali e la falsa vendita di buoni fruttiferi. Il tutto per un valore complessivo di oltre 200.000 euro. Attualmente sono ancora in corso accertamenti, in collaborazione con Poste Italiane, per ricostruire con esattezza l'intera cifra di cui si sarebbe impossessato illegalmente nel corso del tempo.
Fugge a Capo Verde con il malloppo
L'indagine dei carabinieri di Cesano Maderno e di Desio è iniziata quando gli stessi familiari dell'uomo, preoccupati, ne hanno denunciato la scomparsa. Contestualmente i suoi colleghi dell'ufficio postale hanno riscontrato e denunciato gli ammanchi dai conti correnti e dalle casse. I militari hanno immediatamente messo in relazione i due episodi e si sono prodigati per cercare l'uomo, scoprendo che durante il weekend aveva preso un aereo per Capo Verde.
A quel punto, purtroppo, le autorità italiane non potevano fare più nulla: il Paese africano è uno dei pochi con cui l'Italia non ha stretto accordi per l'estradizione di persone sottoposte a procedimenti giudiziari o che devono scontare la pena. Dopo un mese e mezzo, per motivi ancora da chiarire, l'uomo ha però deciso di fare rientro a casa e i militari lo hanno immediatamente braccato, per portarlo nel carcere di Monza. Ora sarà sottoposto a processo.
Intanto Poste Italiane, che ha fornito da subito alle Forze dell’Ordine la massima collaborazione e disponibilità per il buon esito delle indagini, conferma l’impegno "a garantire agli aventi diritto i risarcimenti dovuti delle somme impropriamente sottratte e informa di aver già adottato le misure disciplinari previste dal contratto nei confronti dell’ex direttore dell’ufficio postale".