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Dipendenti licenziati e 750 motorini elettrici abbandonati: cosa ha lasciato Cityscoot a Milano

Cityscoot ha abbandonato Milano lo scorso 30 novembre. L’azienda di noleggio di motorini elettrici si è ritrovata a dover licenziare 40 dipendenti, senza stipendio da novembre, e a gestire 750 mezzi ancora sparsi per la città.
A cura di Enrico Spaccini
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Motorini Cityscoot alla fermata Cairoli della metropolitana di Milano (foto da LaPresse)
Motorini Cityscoot alla fermata Cairoli della metropolitana di Milano (foto da LaPresse)

Lo scorso 30 novembre Cityscoot, l'azienda di noleggio di motorini elettrici, ha abbandonato la città di Milano con una promessa: "Tornare". Mentre la casa madre francese si è messa alla ricerca di nuovi finanziatori per un business che si è rivelato essere più dispendioso del previsto, i dirigenti hanno dovuto fare i conti con altri grandi problemi: il licenziamento dei lavoratori e il ritiro dei mezzi dalle strade. Nessuno dei due, però, è stato ancora risolto. Le trattative con i dipendenti sono ancora in corso e non gli è stato pagato ancora nemmeno lo stipendio di novembre, e una gran parte dei motorini elettrici sono tutt'ora fermi in preda al deterioramento.

Il licenziamento di 40 dipendenti

A comunicare la notizia dell'addio era stato David Briend, un dirigente della società francese Prospheres che da marzo ha preso le redini di Cityscoot: "Nonostante i nostri numerosi sforzi per restare aperti, le nostre energie non sono bastate", aveva dichiarato, "abbiamo un solo obiettivo: tornare. Faremo tutto il possibile per mantenere questa promessa". Era il 21 novembre e nove giorni dopo il servizio Cityscoot si è fermato a Milano e a Torino.

Così, 40 lavoratori hanno perso il lavoro da un giorno all'altro a un mese da Natale. In un primo momento gli era stato comunicato che era possibile dare le dimissioni volontarie. Quando, però, questa opportunità sembrava vacillare, sempre a causa della mancanza di fondi, altri hanno chiesto di poter raggiungere un accordo per il licenziamento conciliato. Altri ancora si sono rivolti ai sindacati, ma alcuni di loro vorebbero semplicemente avere quello che gli spetta di diritto, come gli oneri differiti. In realtà, non gli sarebbe stato pagato ancora nemmeno lo stipendio di novembre.

Che fine faranno gli scooter?

Cityscoot ha abbandonato la città ormai da 10 giorni, ma i suoi scooter sono ancora là. Solo una parte, infatti, è stata ritirata e riposta in magazzino. Ce ne sono all'incirca altri 750 che si possono ammirare parcheggiati per le strade di Milano, preda di vandali e deterioramento.

Alcuni giorni fa l'azienda francese ha fatto sapere all'amministrazione comunale di aver affidato a un'azienda esterna il lavoro di rimozione dei mezzi, cosa che dovrebbe concludersi entro le feste di Natale. Dopodiché chissà, potremmo rivedere gli stessi scooter girare ancora per Milano con il marchio Cityscoot, oppure potrebbero diventare irriconoscibili con il nome di un altro operatore a noi ancora sconosciuto.

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