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Dimentica di rinnovare il pass e prende 959 multe: “Devo pagare 92mila euro al Comune di Milano, così fallisco”

L’autista di un noleggio con conducente ha preso 959 multe per essere entrato nelle Ztl senza il pass. Il 53enne, infatti, si era dimenticato di rinnovarlo e ora deve pagare più di 92mila euro al Comune di Milano.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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L'autista di un ncc, noleggio con conducente, ha ricevuto 959 multe per essere entrato nelle Ztl e per aver percorso le corsie preferenziali cittadine con il permesso scaduto. Il 53enne fa questo lavoro dal 2015, ha licenza a Sesto San Giovanni e residenza e autorimessa in zona Famagosta. Il 31 gennaio 2023, però, si è dimenticato di rinnovare il pass e ora deve saldare un conto con il Comune di Milano superiore a 92mila euro: "Ero convinto che il permesso avesse validità fino al 31 gennaio di quest’anno", ha dichiarato, "ora rischio di fallire".

Le multe arrivate a Mastrorilli

A raccontare la storia di Luciano Mastrorilli è il quotidiano Il Giorno, al quale il conducente ha precisato le date nelle quali gli sono arrivate le multe. La prima ondata risale al 23 maggio, quando gli sono state spedite 90 sanzioni per un importo di 8.824,40 euro.

Poi ancora l'8 giugno sono arrivate altre 184 multe, per 17.694,24 euro, il 10 giugno un pacco con 403 multe, per 38.774,10 euro, e 173 tra il 29 giugno e il 10 luglio (altri 16.561,92 euro). Le ultime 24 sono arrivate il 14 settembre 2023. Le restanti risalgono ancora tra febbraio e maggio 2023.

Il ricorso al giudice di pace

In Lombardia i noleggiatori con conducente devono rinnovare il pass per usufruire degli spazi dedicati al transito di mezzi pubblici e dei taxi ogni due anni. Il suo scadeva il 31 gennaio 2023, ma lui era convinto di poter guidare senza problemi fino al 31 gennaio 2024.

Mastrorilli ha ammesso l'errore, ma contesta il fatto che le sanzioni gli siano arrivate a blocchi di svariate decine. "Rischio di fallire", ha detto il 53enne, "ho una famiglia da mantenere e un mutuo da pagare". Per questo motivo si è rivolto al giudice di pace, nella speranza che si ripeta quanto accaduto in casi precedenti che vengano annullate le sanzioni, tranne la prima.

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