Diffusero video intimi di una 40enne che perse il lavoro: condannati in tre, tra loro un ex calciatore
Nel 2020 una donna di quarant'anni, originaria di Brescia, è stata vittima di revenge porn. Per il suo caso sono finiti a processo cinque uomini. All'epoca dei fatti, la vittima ha perso anche il lavoro come medico oculista. Nella giornata di ieri, mercoledì 15 maggio, si è svolta l'udienza che ha condannato tre persone e ne ha assolte due.
Le indagini e gli indagati
La dottoressa aveva inviato alcuni video per l'uomo che frequentava. Tra gennaio e febbraio 2020 sono stati diffusi su WhatsApp, sono stati caricati su una piattaforma e visti anche oltreoceano. Inizialmente gli imputati erano dieci. Due però hanno chiesto scusa e risarcito la donna, che aveva quindi deciso di ritirare la querela. Lo stesso ha fatto la figlia di un noto allenatore di serie A, che infatti è stata prosciolta in rito abbreviato. Sempre in abbreviato è stato assolto un agente della polizia locale di Torino.
Le condanne
Ieri invece la giudice Lorenza De Nisi ha condannato a un anno e mezzo un ex giocatore del Brescia Calcio. Dovrà anche pagare una multa da seimila euro. Un secondo imputato è stato condannato a un anno e tre mesi e dovrà pagare sei mila euro di multa. Una donna dovrà scontare un anno e quindici giorni con cinquemila euro di multa. Per tutti è stata prevista pena sospesa. È stato invece assolto l'ex amante della donna, da cui sarebbe partito tutto.
Assolto anche un altro imputato. Anche la Procura aveva chiesto l'assoluzione per questo imputato. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.