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“Diceva di volerci ammazzare perché siamo gay”: Luca racconta a Fanpage.it l’aggressione subita col fidanzato

A Fanpage.it Luca racconta l’aggressione omofoba mentre si trovava in compagnia del suo compagno a Pavia: “Uno sconosciuto ci ha minacciato e inseguito per diversi metri”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Ci urlava in modo aggressivo, continuando a minacciarci". A Fanpage.it Luca racconta quello che è successo poche ore fa a Pavia: stava passeggiando con il suo compagno Nicholas quando sono stati aggrediti verbalmente e poi inseguiti da uno sconosciuto che gradava loro "vuoi vedere come ti ammazzo, gay di m…? Lo vuoi vedere? Ti devi solo vergognare, vieni qua gay, vieni qua". Luca è riuscito a riprendere parte dell'aggressione con il cellulare.

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Cosa è successo?

Abbiamo parcheggiato dietro la stazione di Pavia. Abbiamo attraversato la stazione per andare in centro quando siamo passati davanti a un bar e un signore ci ha urlato in modo molto aggressivo "f****o di m***a". Mi sono girato subito, con la mano ho fatto un gesto per chiedere cosa volesse. Ma assolutamente non in modo provocatorio.

A quel punto lo sconosciuto si è alzato, ha iniziato a rincorrerci gridandoci "io vi ammazzo ‘f***i di merda". Noi abbiamo a quel punto fatto le scale e siamo andati nel sottopasso della stazione, sempre con lui che ci inseguiva.

A un certo punto avete preso in mano il cellulare e avete fatto un video. 

Esatto. Siamo arrivati dalla parte opposta del sottopasso e abbiamo iniziato a riprenderlo mentre ci urlava. Ci urlava in modo sempre più aggressivo, continuando anche a minacciarci. Così abbiamo ripreso a correre.

Qualcuno vi ha aiutati?

Quando abbiamo raggiunto un piazzale io ho cercato di entrare in un hotel perché non vedevo forze dell'ordine a cui chiedere aiuto. Quando però abbiamo attraversato la strada lui non ci ha più inseguiti. E noi siamo andati via. Preciso che però noi non abbiamo mai risposto ai suoi insulti.

Cosa avete fatto dopo?

Ci siamo un attimo calmati. Il mio ragazzo è francese e non gli è mai accaduto nulla di simile. Invece io sono più abituato. Abbiamo fatto una passeggiata e ci siamo tranquillizzati.

Ti è successo altre volte?

Non è la prima volta che qualcuno mi urla ‘f****o', anche a Milano. Io non rimango di solito indifferente e rispondo, sempre in modo educato però.

Avete denunciato quanto vi è accaduto? 

Sì, ci siamo presentati dai carabinieri in caserma a Pavia. Abbiamo detto loro che volevamo fare una segnalazione e abbiamo raccontato cosa fosse successo. I militari ci hanno detto che avremmo dovuto chiamare il 112 sul momento ma che comunque potevamo fare denuncia passando però più tardi di nuovo in caserma.

Noi abbiamo fatto presente che avevamo paura a ripassare di nuovo davanti a quel bar, ma i carabinieri non si sono offerti di riaccompagnarci. Me lo aspettavo.

Anzi, ci hanno consigliato di ripassarci così in caso di nuova aggressione avremmo potuto chiamare il 112 in diretta. Ma noi avevamo già un video che mostrava tutto.

Vi siete ripresentati in caserma dopo per fare denuncia?

No. Ma ci ha contattato un avvocato: farà lui querela che noi poi firmeremo.

(Intervista di Francesco Maviglia)

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