video suggerito
video suggerito

“Diceva ai nostri figli che ero radioattiva per il vaccino anti-Covid”: papà no vax a processo per maltrattamenti

Un uomo è imputato per maltrattamenti psicologici contro i figli a Bergamo. Secondo quanto raccontato dall’ex moglie, avrebbe convinto i loro due figli a stare lontano da lei sostenendo che da quando si era vaccinata contro il Covid era diventata “radioattiva”.
A cura di Enrico Spaccini
53 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Un uomo residente nella provincia di Bergamo sta affrontando un processo in cui è imputato per maltrattamenti psicologici nei confronti dei figli. Stando a quanto raccontato dall'ex moglie in aula, nel marzo del 2021 aveva convinto i due ragazzi, che all'epoca avevano 13 e 10 anni, che la loro madre era diventata "radioattiva" dopo che si era sottoposta alla vaccinazione contro il Covid-19. "Non venivano più a tavola con me, si cucinavano loro da mangiare dicendo che io non potevo toccare", ha ricordato la donna, "non salivano in auto, se mi sedevo sul divano mi spingevano via con calci e pugni". Nel 2022 il gup aveva prosciolto l'imputato "perché il fatto non sussiste", parlando di una "preoccupazione iperprotettiva per i figli". La pm Letizia Aloisio, però, ha presentato ricorso e l'uomo è stato rinviato a giudizio.

"Dava ai nostri figli boccette con acqua magica per farli guarire"

La vicenda è stata riportata dall'edizione bergamasca del Corriere della Sera e ha inizio nel 2017, quando la coppia di coniugi ha deciso di separarsi. I primi problemi sono apparsi nel 2018, quando ancora non era scoppiata la pandemia da Covid-19. La donna ha raccontato in aula di come l'ormai ex marito "aveva sospeso l'antibiotico a uno dei nostri figli quando nel fine settimana erano con lui". Per curare le loro malattie, infatti, l'uomo avrebbe dato loro "boccette con dell'acqua magica" che, puntualmente, la donna svuotava e riempiva con "acqua normale". Inoltre, in alcune occasioni l'uomo avrebbe imposto "le mani sui bambini dicendo che avrebbe assorbito il loro dolore".

La situazione è peggiorata nel marzo del 2021, quando la donna si è vaccinata contro il Covid-19. Come riportato nel capo d'imputazione, l'uomo persuadeva i due figli a "non avvicinarsi alla madre per almeno 40 giorni dopo la vaccinazione". Sosteneva che "il Covid non esisteva e la mascherina era dannosa". Questo, però, avrebbe portato i ragazzi a far saltare la scuola tanto che il più grande dei due, che aveva 13 anni, "venne bocciato in terza media per le assenze". Infine, l'uomo avrebbe progressivamente fatto allontanare i ragazzi dalla loro madre: "Mi dicevano che ero radioattiva", ha spiegato la donna in aula.

Il padre ha perso la responsabilità genitoriale e ora è a processo per maltrattamenti psicologici

Il giudice dell'udienza preliminare nel 2022 aveva deciso di prosciogliere l'uomo dall'accusa di maltrattamenti psicologici. Secondo il gup, infatti, ci sarebbe stata solo una "preoccupazione iperprotettiva per i figli" dovuta alla parziale incapacità di intendere e volere riconosciuta dal perito. Il pm, però, ha presentato ricorso e l'imputato è stato mandato a processo.

Nel frattempo, il padre ha perso la responsabilità genitoriale e a fine agosto è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. la donna, invece, ha di nuovo con sé i due ragazzi, che ora hanno 16 e 13 anni. Gli ultimi tre anni li hanno vissuti in una comunità protetta per potersi riprendere da quella situazione familiare complessa.

53 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views