Di Fazio, ubriaco alla guida si schiantò con un’auto: con lui c’erano il figlio e una delle vittime di abusi
Oltre alle accuse di stupro, Antonio Di Fazio è indagato per avere guidato in stato di ebbrezza e avere utilizzato i lampeggianti della polizia. Risponderà di queste accuse davanti al giudice Caterina Ambrosini. Le indagini si riferiscono alla sera dell'1 novembre 2019 quando l'imprenditore farmaceutico era alla guida della sua Mercedes e si schiantò con un'altra auto: con lui c'erano sia il figlio che una delle vittime di abusi. L'incidente avvenne a Milano e tra via Antonini e via Ada Negri.
Di Fazio: È la mafia calabrese che mi vuole uccidere
Come si legge nelle carte dell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Di Fazio, la ragazza raccontò agli inquirenti che l'uomo, una volta sceso dall'auto, disse: "È la mafia calabrese che mi vuole uccidere". La testimonianza della donna arrivò solo nel maggio del 2021 dopo che Di Fazio fu arrestato con l'accusa di aver abusato e drogato una studentessa di 21 anni. Gli inquirenti infatti avevano trovato sul suo telefono le immagini di altre donne drogate e mezze nude. Gli approfondimenti degli investigatori, hanno permesso di risalire alle identità di altre vittime. Tra queste c'è anche la ragazza che si trovava con lui in macchina la sera dell'incidente.
Sull'auto c'era anche il figlio minorenne
La giovane ha raccontato che aveva conosciuto da pochissimo l'uomo: quella sera, con loro, c'era anche il figlio minorenne dell'imprenditore. Proprio a causa dell'incidente, il bambino era rimasto ferito riportando alcuni traumi e venendo ricoverato all'ospedale. Sul posto intervenne la polizia locale che trovò il lampeggiante e che sottopose l'uomo ai test riscontrando che l'uomo stesse guidando ubriaco. La prossima udienza, in cui parlerà proprio Di Fazio, sarà il 2 marzo.