Di Fazio, l’imprenditore milanese avrebbe tentato anche di uccidere la ex moglie
Emergono nuovi particolari sul caso di Antonio Di Fazio, il 50enne in carcere dal 22 maggio dopo essere stato arrestato con l'accusa di aver narcotizzato e violentato una 21enne. Le indagini degli inquirenti – coordinate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo – si stanno concentrano anche sulle aggressione nei confronti della ex moglie qualche anno prima: la donna fra il 2009 e il 2014 ha presentato 13 denunce. Ma è l'aggressione del 4 maggio 2014 per la quale Di Fazio dovrà rispondere di tentato omicidio premeditato e aggravato: per l'accusa infatti quel giorno l'ex imprenditore farmaceutico, fondatore della Global Farma, avrebbe cercato di infliggere alla moglie lesioni ben più gravi con l'intendo di ucciderla. Stando a quanto riportato degli inquirenti, il manager milanese avrebbe incontrato la moglie in un appartamento di via Salvemini, dove la coppia ha vissuto insieme. Qui le avrebbe spruzzato in faccia uno spray urticante, ma la donna in qualche modo era riuscita a uscire dalla casa.
Tra gli indagati anche la sorella del manager milanese
Nell'accaduto potrebbe essere coinvolta anche la sorella oncologa a San Marino, Maria Rosa Di Fazio, per aver scritto – come riporta Il Giorno – un certificato medico nel maggio del 2014 relativo sempre all'aggressione avvenuta il 4 maggio: avrebbe scritto che il fratello era stato vittima di un'aggressione. Ora è indagata per falso materiale e ideologico. Tutte le denunce della moglie erano state però archiviate nel 2017 fino allo scorso maggio quando dopo una sua nuova testimonianza in merito agli ultimi fatti erano state riaperte: la donna agli investigatori ha nuovamente precisato di essere stata vittima di maltrattamenti, stalking e minaccia.
Di Fazio ha abusato di ragazze per più di dieci anni
L'ex moglie rientra nella lunga lista delle vittime tanto che secondo gli inquirenti è possibile che il manager abbia abusato di donne per più di dieci anni. Le manette sono scattate però solo a maggio dopo che una studentessa di 21 anni ha denunciato di essere stata narcotizzato con benzodiazepine e violentato dal manager che l'aveva convinta a entrare in casa sua con la scusa di un colloquio per uno stage. Stesso modus operandi che il manager ha usato con tutte le sue vittime, ex moglie compresa. Si attende ora la fine delle indagini e l'inizio del processo: Di Fazio, difeso dall’avvocato Rocco Romellano, a chiesto il rito immediato, saltando quindi l’udienza preliminare, così da avere uno sconto di pena.