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“Devo aspettare 1.300 giorni per un intervento al fegato o pagare 7.500 euro”: la denuncia di una donna

Aspettare 1.300 giorni per fare un’operazione con la sanità pubblica o pagare 7.500 euro per farla subito con quella privata. A Fanpage.it il conduttore di 37e2 e medico Vittorio Agnoletto racconta l’esperienza di una donna che è costretta a vivere con i calcoli da anni in attesa dell’intervento: “La situazione, però, potrebbe precipitare”.
A cura di Enrico Spaccini
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L'ospedale San Raffaele di Milano
L'ospedale San Raffaele di Milano

Bisogna attendere 1.300 giorni per poter effettuare una colecistectomia. Non si tratta di un caso limite, ma della cifra riportata nelle tabelle pubblicate dall'ospedale San Raffaele di Milano sotto la voce Vlc, come è anche chiamata l'asportazione della cistifellea, ovvero videolaparocolecistectomia, nella sezione ‘Liste delle attese dei ricoveri ordinari'. Un valore che può essere considerato un record della sanità pubblica lombarda, se non fosse che da festeggiare c'è ben poco. E questo lo sa bene la signora Aurelia, che ha vissuto sulla propria pelle questi quasi quattro anni d'attesa: "Non è giusto che un cittadino onesto, che paga le tasse, non abbia diritto a un servizio sanitario pubblico che funzioni".

Intervenuta in diretta nella puntata di venerdì 17 marzo di 37e2, la trasmissione radiofonica sulla salute di Radio Popolare, Aurelia è stata intervistata dal condutture, il dottor Vittorio Agnoletto, che ha provveduto a verificare quanto denunciato dalla signora: "Abbiamo chiesto al San Raffaele conferma di questa storia", spiega a Fanpage.it, "e loro senza battere ciglio, come fosse una cosa normale, ci hanno risposto parlando dei 1.300 giorni d'attesa e confermando che quanto ci è stato riferito è in linea con la tempistica reale".

Il racconto di Aurelia

37e2 Aurelia ha raccontato che i primi episodi di coliche biliari si sono verificati ad agosto del 2020. "Sono andata al pronto soccorso del San Raffaele", ha detto, "ma per via della pandemia a ottobre vengo messa in lista d'attesa, senza una data precisa, per l'intervento di colecistectomia". In quei giorni aveva calcoli grandi più di un centimetro e i medici le avevano spiegato che non potevano essere sciolti in alcun modo.

"Da allora ogni sei mesi mi sottopongo a controlli, ma ancora nessuna data è prevista per l'intervento", ha denunciato Aurelia che, nel frattempo, continua a stare male: "Fitte, nausee, vomito, nonostante il cambiamento di regime alimentare". Con il passare dei mesi, anche se si può parlare anche di anni in questo caso, i dolori sono aumentati fino a diventare insopportabili.

A gennaio del 2023 decide quindi di chiamare il San Raffaele chiedendo a che punto fosse la lista d'attesa. "Mi hanno detto che c'era da aspettare ancora tantissimo tempo", ha raccontato la signora che ha poi chiesto quanto avrebbe dovuto attendere se avesse fatto la stessa operazione a pagamento: "Al telefono mi hanno detto che da privato non ci sono tempi d'attesa e che il costo era di 7.500 euro, a quel punto mi sono fermata".

"È solo una questione economica"

Nella situazione spiegata da Aurelia, i calcoli non rappresentano un problema urgente. "Muovendosi, però, potrebbero portare anche a una pancreatite", spiega il dottor Agnoletto, "la situazione può precipitare e a quel punto bisogna intervenire d'urgenza. Ma in medicina non bisogna aspettare che il dolore diventi insopportabile per intervenire".

La risposta fornita dall'ospedale San Raffaele, che ha confermato in tutto e per tutto il problema che sta vivendo la signora Aurelia (tranne che per il preventivo da 7.500 euro, poiché la donna ha detto che le era stato comunicato per telefono e non per via scritta) porta alla luce, ancora una volta, "un'enorme contraddizione".

Come sostiene Agnoletto, il problema qui "non è che non hanno sale o equipe disponibili, perché se la signora paga l'intervento glielo fanno immediatamente, ma è solo una questione economica, la scelta di far scivolare indietro questi interventi finché le persone disperate, se possono, decidono di farli privatamente".

Le liste d'attesa del San Raffaele

Andando a controllare sulle tabelle pubblicate sul sito dell'ospedale San Raffaele relative alle liste d'attesa dei ricoveri ordinari, si può vedere come a ottobre 2022 (ultimo aggiornamento) ci siano degli interventi che come la colecistectomia prevedono attese superiori ai mille giorni.

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"La signora Aurelia potrebbe fare lo stesso intervento in altri ospedali, certo", afferma Agnoletto, "ma dovrebbe ricominciare d'accapo tutto il percorso, chiamare il Cup, vedere i nuovi tempi d'attesa e tutto il resto".

Secondo il conduttore di 37e2 il problema non è il singolo caso, per il quale ha comunque chiesto una risposta in merito all'assessore al Welfare Guido Bertolaso (ancora non arrivata), ma l'intero sistema degli accreditamenti dove "viene data la precedenza a interventi che garantiscono maggiori guadagni al privato: di fronte a una situazione di questo tipo, la Regione non ha niente da dire? O attende di fare verifiche solo quando emergono casi come questo o come quello che riguarda MultiMedica?".

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