“Devi combinare una strage”: le parole di vendetta della famiglia di Bellocco contro Beretta dopo l’omicidio
Subito dopo l'omicidio di Antonio Bellocco, erede di una famiglia di ‘ndrangheta, per il quale è stato arrestato il capo ultrà Andrea Beretta, la Squadra Mobile e la Guardia di Finanza di Milano ha intercettato la famiglia Bellocco. Alcuni parenti del 36enne, subito dopo aver appreso della morte dell'uomo avvenuta il 4 settembre, hanno deciso di partire per la Lombardia. In particolare arrivano il fratello Berto Bellocco, accompagnato da moglie e figlia, e un nipote, Emanuele Cosentino.
Come riportato dal quotidiano La Repubblica, la famiglia cerca di avere un colloquio con Domenico Bellocco, fratello maggiore del 36enne. L'uomo si trova infatti recluso nel carcere a Saluzzo. A presentarsi in carcere per comunicare la notizia della morte è Cosentino. Nello stesso giorno, la suocera di Antonio Bellocco, Emanuela Gentile, viene intercettata mentre ha una conversazione con Berto Bellocco: "Berto non ti rassegnare… Non ci possiamo rassegnare".
C'è poi una intercettazione che dimostra la voglia di vendetta dei familiari dell'uomo. Gli investigatori infatti ascoltano nuovamente: "E dove ti rassegni, e dove? Che ho la rabbia per davvero, ti giuro Berto.. Devi andare a combinare lo sai che? Devi combinare una strage, ce l’ho tolto davanti un giovane di figlio…senza un perché…senza un perché… ce l’ha tolto davanti un giovane figlio".
Beretta è stato comunque arrestato e portato in carcere proprio per l'omicidio di Bellocco. Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento, i due si sarebbero incontrati fuori da una palestra a Cernusco sul Naviglio (Milano). La dinamica è ancora poco chiara. Il capo ultrà avrebbe però accoltellato mortalmente il 36enne.