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Deve fare un’elettromiografia, ma le agende sono chiuse fino a giugno: Ats non prende neanche le prenotazioni

Il medico di base aveva prescritto alla signora Giuliana una elettromiografia da fare entro 60 giorni. Tuttavia, a Bergamo, dove vive, non ci sono gli strumenti adatti e una struttura accreditata le ha risposto che hanno chiuso le agende fino a fine giugno. Alla fine, la farà dopo tre mesi in zona San Siro a Milano.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Giuliana ha avuto un incidente stradale, un colpo di frusta. Il suo medico di base le dice che deve sottoporsi a un'elettromiografia motoria. Lei, però, vive in provincia di Bergamo dove non ci sono strutture pubbliche in grado di effettuare quel tipo di esame. Il Policlinico San Marco di Zingonia, che ha i macchinari giusti ed è anche accreditato al sistema sanitario regionale, le dice che le agende di prenotazione sono state chiuse fino a fine giugno. Cosa che, per decreto legislativo n.124/1998, non può accadere: "Per legge le agende delle strutture pubbliche e private devono rimanere aperte", ha commentato a Fanpage.it Vittorio Agnoletto che ha presentato il caso alla sua trasmissione radiofonica 37e2, "anche perché poi risultano i dati che vengono forniti sulle liste d'attesa non corrispondono al vero".

"La mia impegnativa diceva che avrei dovuto fare la visita entro 60 giorni"

Prima di contattare la struttura accreditata, la signora Giuliana si era rivolta al Cup Lombardia chiedendo di prenotare l'elettromiografia, ovvero l'esame diagnostico specifico per la funzionalità dei muscoli e dei nervi connessi, nella provincia di Bergamo dove risiede.

Da quegli uffici, però, le avevano risposto che per quel tipo di esame nella sua zona non c'era nessun tipo di disponibilità, né nessuna sede, né tantomeno alcuna data. "Ho fatto presente la cosa alla Asst", ha raccontato Giuliana, "dopo tre giorni di telefonate, perché era sempre occupato, mi hanno detto ancora che nella mia zona questo tipo di esame non viene fatto".

A quel punto, chiede di poter verificare la disponibilità in provincia di Milano. "La mia impegnativa diceva che avrei dovuto fare la visita entro 60 giorni, ma mi è stata data come prima disponibilità una data a metà luglio, quindi tra tre mesi", ha spiegato la signora specificando che dovrà fare l'esame in zona San Siro, quindi a oltre 50 chilometri da dove vive lei: "Altrimenti si andava a ottobre".

Il portale per le prenotazioni della Regione

Nel frattempo, aveva contattato il Policlinico San Marco di Zingonia. Là le hanno risposto che non accettano nuove prenotazioni, perché l'agenda è stata chiusa fino alla fine di giugno. "Comunque anche lì non ci sarebbe stata disponibilità fino a luglio", continua Giuliana.

"Le liste d'attesa sono ancora lunghissime e gli strumenti messi in campo dalla Regione non funzionano", ha commentato Angoletto. Il conduttore di 37e2 si riferisce al portale di prenotazioni introdotto da Regione Lombardia, canale di riferimento per i pazienti che vogliono fissare una visita il più velocemente possibile.

Questo segnalava una disponibilità per elettromiografia entro 10 giorni nella provincia di Bergamo, cosa che è stata smentita dalla storia di Giuliana. Ricordando ancora che le strutture accreditate, così come le pubbliche, non possono per legge chiudere le agende di prenotazione, Agnoletto ribadisce: "Non può funzionare così la sanità pubblica".

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