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Detenuto uccide il compagno di cella nel carcere di Opera: la lite per la condivisione dello spazio

Domenico Massari avrebbe ucciso il compagno di cella Antonio Magrini all’interno del carcere di Opera (Milano). I due detenuti avrebbero litigato per la condivisione dello spazio.
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Nella serata di ieri, venerdì 19 aprile, un detenuto ha ucciso il suo compagno di cella all'interno del carcere di Opera, in provincia di Milano. L'omicidio sarebbe avvenuto al termine di una lite. Secondo quanto riferisce il sindacato della Polizia penitenziaria, l'assassino sarebbe Domenico Massari, già condannato all'ergastolo, e la vittima Antonio Magrini.

Intorno alle 22,30 di ieri, i due compagni di cella avrebbero avuto una violenta lite, probabilmente la divisione degli spazi, culminata con l'omicidio. Massari, 59 anni, in carcere per l’omicidio dell’ex moglie Deborah Ballesio, avrebbe aggredito Magrini, detenuto per spaccio di stupefacenti, prima colpendolo con un oggetto, probabilmente il bastone di una scopa. e poi strangolandolo con la cintura dell'accappatoio.

I due detenuti, secondo quanto ricostruito, condividevano la cella da circa quattro mesi e in questo tempo non avevano mai avuto diverbi da prevedere l'intervento degli agenti di polizia penitenziaria. Massari, che nel luglio del 2019 aveva ucciso la ex convivente e nel maggio del 2020 era stato condannato all'ergastolo, dopo essersi costituito spontaneamente, lavorava anche nella cucine dell'istituto penitenziario di Opera.

Calogero Lo Presto, coordinatore regionale della Fp Cgil Polizia penitenziaria della Lombardia, ha così commentato la notizia:

"Ogni giorno la Polizia Penitenziaria deve confrontarsi con i gravi problemi che affliggono il sistema penitenziario italiano. Il sovraffollamento, unito alla carenza di personale hanno determinato un ambiente estremamente difficile e pericoloso per tutte le persone detenute e per il personale che vi lavora. È urgente che l'amministrazione penitenziaria e il Governo prendano seri provvedimenti per affrontare e risolvere queste criticità".

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