Detenuto di 21 anni suicida nel carcere di San Vittore: si è impiccato in cella
Ancora un suicidio nelle carceri nazionali. Quello di un detenuto 21enne, recluso nell'istituto penitenziario di San Vittore a Milano, è solo il primo del 2023 nel capoluogo lombardo: si chiamava Luis Fernando Villa Villalobos, peruviano, senza fissa dimora. Trovato impiccato in cella il 2 febbraio e trasportato in ospedale in gravissime condizioni, è morto nella notte di venerdì 10 febbraio.
Il detenuto di 21 anni suicida in cella
A portare il 21enne dietro le sbarre di San Vittore, un arresto per furto aggravato e un processo per direttissima. Poi, dopo poco tempo, la morte dentro la sua cella. Per fare chiarezza sulla vicenda il caso è al vaglio del magistrato di turno Angelo Renna che, come da prassi, ha aperto un fascicolo necessario a svolgere gli accertamenti. Dalle prime ricostruzioni non emergerebbero comunque responsabilità da parte di terze persone.
Emergenza suicidi in carcere
Il primo suicidio dell'anno nelle carceri di Milano, coda di un 2022 che ha visto l'esplosione del fenomeno nei penitenziari di tutta Italia: ben 80 casi accertati nei 12 mesi dell'anno appena trascorso, ovvero il numero più alto degli ultimi 10 anni, mentre nel solo distretto della corte d'Appello di Milano (che comprende anche Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese) l'anno scorso si sono uccisi 15 detenuti. Con oltre il 60 per cento di morti avvenute nei primi mesi di detenzione, molto probabilmente a causa dell'impatto traumatico contro la durezza della vita dietro le sbarre, e la stragrande maggioranza di vittime con condanne lievi, spesso con la prospettiva di uscire a breve dal carcere.
Altri due detenuti ventenni si sono tolti la vita a San Vittore
Senza contare che, proprio a San Vittore, altri due detenuti ventenni si sono tolti la vita pochi mesi fa. Si tratta di un giovane di 24 anni, cittadino italiano di famiglia egiziana che si uccise nella notte del 26 maggio 2022, e di un ragazzo di 21 anni morto il 7 giugno 2022 che sarebbe dovuto essere ospitato in una Rems, cioè le strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari: dopo una serie di piccoli reati e atti di autolesionismo, era stato arrestato per il furto di un cellulare.
Una situazione allarmante, che ha portato Regione Lombardia a intervenire con un piano apposito di prevenzione del rischio suicidario negli istituti penitenziari per adulti. Un piano che però, evidentemente, deve ancora fare i conti con alcune gravi lacune.