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Detenuti si affrontano armati di lamette: feriti i due agenti intervenuti per separarli

Due detenuti del carcere di Canton Mombello (Brescia) si sono affrontati armati di lamette. Gli agenti di polizia penitenziaria intervenuti per separarli hanno riportato contusioni e sono stati trasportati in pronto soccorso.
A cura di Enrico Spaccini
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Casa Circondariale 'Nerio Fischione' (foto di repertorio)
Casa Circondariale ‘Nerio Fischione' (foto di repertorio)

Due detenuti del carcere ‘Nerio Fischione' di Canton Mombello (in provincia di Brescia) si sono affrontati armati di lamette questa mattina, giovedì 5 ottobre, durante le ore di lezione all'interno delle aule scolastiche. Un sottufficiale e un assistente coordinatore della polizia penitenziaria sono intervenuti per evitare che la rissa coinvolgesse gli altri presenti, ma hanno riportato diverse contusioni.

"Erano armati di lamette"

È la struttura di categoria Funzione pubblica (Fp) della Cgil a raccontare l'ennesimo episodio di violenza che ha avuto luogo nel carcere di Canton Mombello attraverso una nota. "I due detenuti erano armati di lamette", specificano dal sindacato, "quindi consapevoli di farsi del male".

L'intervento dei due poliziotti ha permesso che altre persone rimanessero coinvolte nella disputa. Tuttavia, precisa Fp Cgil polizia penitenziaria, sono stati proprio loro due ad avere la peggio.

Le condizioni degli agenti e dei detenuti

Per i due agenti, infatti, si è rivelato necessario il trasporto al pronto soccorso dell'ospedale Civile di Brescia. Lì, i medici hanno riscontrato e medicato le varie contusioni che hanno riportato alla schiena. Per quanto riguarda i due detenuti, invece, sono stati medicati nel locale ambulatorio del carcere. Anche per loro si parla di contusioni ed escoriazioni.

La nota di Fp Cgil si conclude con le parole del coordinatore regionale, Calogero Lo Presti, che "stigmatizza i cari disordini che in questo periodo si stanno susseguendo all'interno di quel contesto carcerario, con una preoccupante apprensione specie nei confronti del personale di polizia penitenziaria".

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