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Detenuti aggrediscono 10 agenti e provocano danni per migliaia di euro: “È stata una guerriglia”

I sindacati raccontano quanto successo nell’ultima settimana al carcere ‘Nero Fischione’ di Canton Mombello (Brescia). Prima la “guerriglia” con 10 agenti aggrediti, poi un detenuto che ha dato fuoco alla sua cella.
A cura di Enrico Spaccini
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Sono una decina gli agenti di polizia penitenziaria che sono stati aggrediti nella mattinata di martedì 18 aprile nel penitenziario ‘Nero Fischione' di Canton Mombello, nella provincia di Brescia. Quella che il sindacato Funzione pubblica Cgil definisce "guerriglia" è terminata con due poliziotti finiti al pronto soccorso degli Spedali Civili e migliaia di euro di danni alla struttura. Non solo, nello stesso pronto soccorso un detenuto è andato in escandescenze aggredendo chi si trovava con lui in quel momento, tra personale sanitario e penitenziario. "Non è più procrastinabile una seria presa di posizione da parte delle Istituzioni Penitenziarie nei confronti dei soggetti responsabili di aggressioni e disordini", ha dichiarato il coordinatore regionale di Fp Cgil Calogero Lo Presti.

La "guerriglia" di martedì

Gli agenti in servizio martedì scorso dichiarano di non aver "mai visto nulla di simile all'interno di Canton Mombello". I disordini hanno portato a cancelli forzati, motori elettrici divelti, sistema di videosorveglianza e telecamere sradicate, una cella incendiata, sezioni distrutte.

A raccontare la "guerriglia" è lo stesso sindacato che ha provato a dare una dimensione del fatto non solo attraverso la conta dei danni (si parla di migliaia di euro), ma anche riportato il fatto che è stato necessario "richiamare, con urgenza, il personale fuori servizio per rinforzo ai poliziotti aggrediti".

Il detenuto che ha aggredito il personale sanitario

Del detenuto che ha andato in escandescenze al pronto soccorso ha parlato anche Sinappe, il sindacato nazionale di polizia penitenziaria. Lo scorso venerdì, 21 aprile, avrebbe dato fuoco alla sua cella. Una volta trasferito in ambulatorio, avrebbe continuato con atteggiamenti violenti creando disordine e scagliandosi contro anche al personale sanitario.

Il sindacato nella sua nota ha fatto presente che il detenuto in questione non sarebbe nuovo a simili comportamenti e avrebbe preso parte anche alla "guerriglia" di martedì. "Da circa una settimana l'istituto bresciano sta vivendo situazioni", ha commentato il segretario generale aggiunto del Sinappe Antonio Fellone, "questa organizzazione sindacale già venerdì ha chiesto ai vertici dell'amministrazione regionale l'allontanamento di detenuti che stanno assumendo comportamenti che turbano continuamente l'andamento dell'istituto mettendo a repentaglio la sicurezza dello stesso. Il numero dei poliziotti che sono stati messi ‘fuori servizio' sale sempre più, cosa si aspetta ad intervenire?".

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