Depositati i documenti scolastici di Alessia Pifferi: dimostrerebbero la sua disabilità cognitiva
Spuntano nuove possibili attenuanti per Alessia Pifferi, che potrebbero essere utilizzate per contrastare la perizia disposta dalla Corte d'Assise di Milano sulla 39enne che nel luglio del 2022 ha lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi? "Ho recuperato e depositato l'intera documentazione delle scuole frequentate da Alessia Pifferi, che aveva l'insegnante di sostegno, dalle elementari alle superiori", ha dichiarato l'avvocata Alessia Pontenani diretta a Detto da Voi su Telelombardia. In questi documenti, le stesse docenti di Alessia Pifferi avrebbero scritto nero su bianco come l'alunna presentasse una vera e propria disabilità intellettiva, tradotta in continue insufficienze in pagella e assenze.
Tutto il contrario di quanto emerso dalla perizia del dottor Elvezio Pirfo, consulente superpartes che ha dichiarato Alessia Pifferi perfettamente in grado di intendere e di volere. La donna, secondo l'esperto, sarebbe al massimo affetta da un disturbo di alessitimia, una sorta di analfabetismo emotivo che le impedirebbe di saper riconoscere, distinguere ed esprimere emozioni o sentimenti, così come di provare empatia verso gli altri. Non una patologia, quindi, ma uno stato psicologico che ha fatto sì che Alessia Pifferi "tutelasse i suoi desideri di donna rispetto ai doveri di accudimento materno nei confronti della piccola Diana".
La 39enne, insomma, non sarebbe portatrice di disabilità intellettiva (come sostenuto dall'avvocata della difesa e dalle psicologhe del carcere di San Vittore, ora indagate dal pm Francesco De Tommasi) ma "avrebbe un funzionamento mentale adeguato e coerente al proprio grado di acculturazione e di esperienza esistenziale". Ora, però, questi nuovi documenti, depositati dall'avvocata Pontenani nella giornata di ieri alla Corte d'Assise, al Pm e alla Parte civile potrebbero mettere in discussione quest'analisi sull'imputata.
"Le problematiche di questa donna sono evidenti", il parere dell'avvocata Pontenani. "L'ha sostenuto chiunque si sia occupato di Alessia Pifferi. E ancora. "La signora comprende le domande ma la qualità delle risposte è da disco rotto. È affetta da un disturbo dello sviluppo intellettivo, e quindi da una patologia psichiatrica", ha dichiarato alla Corte il perito nominato dalla difesa, lo psichiatra Marco Garbarini. "Guardando alla vita della signora Pifferi come si fa a dire che non ci sia stata una compromissione del suo funzionamento in tutte le aree? Ha un funzionamento assolutamente menomato. Lo ha sempre avuto, fin da quando andava a scuola".